Palermo, Nestorovski: il "bomber-solitario"

Iljia Nestorovski, a inizio stagione, era il nome che stava sulla bocca di tutti, per curiosità, scetticismo e qualche ilarità di troppo. Un nome che a molti ha fatto subito pensare alla “scuderia degli slavi”, ossia quei giocatori consigliati da Davor Curkovic e soci, che a Palermo non è vista proprio benissimo dai tifosi, ed anche alcuni giornalisti si erano affrettati ad etichettarlo con epiteti poco carini.  Ma dopo un periodo di ambientamento, il bomber macedone si è sbloccato, portando con sé “un modo di muoversi strano ma efficace”, come ebbe a dire un ricreduto Fabio Caressa, diventando per la squadra un vero e proprio faro per la squadra: infatti, dati alla mano, con i suoi dieci gol e due assist sulle 22 realizzazioni rosa, è stato decisivo su più del cinquanta per cento delle marcature.

Ma quello che non dicono i numeri è che Nestorovski è anche il primo ad aiutare la difesa, cercando di coinvolgere sempre i compagni di reparto nel pressing, e rientrando quando può per facilitare anche il centrocampo. Un attaccante “tutto fare” che però spesso predica nel deserto: sin dalle prime partite, quando in pratica non riuscì a fare un tiro in porta perché mai trovato dai compagni, fino ad oggi, perché pur essendo affiancato da diversi esterni d’attacco e trequartisti, spicca lui e la sua grande personalità. Ecco perché forse l’appellativo che meglio si addice a questo giocatore (nella speranza che la società, probabilmente a stelle e strisce, lo faccia diventare il primo perno da cui ripartire) è quello di “bomber solitario”, nella speranza che questo appellativo venga subito smentito dalla squadra nelle prossime partite.