ESCLUSIVA PARMALIVE - Giandebiaggi: "Parma-Sassuolo partita apertissima. I crociati devono aggrapparsi a Cassano"

In vista dell'importante scontro salvezza tra Parma e Sassuolo, la redazione di ParmaLive.com ha contattato un doppio ex dell'incontro: si tratta di Marco Giandebiaggi, che ha debuttato in Serie A proprio con la maglia gialloblu, lui che è un parmigiano doc. Ai nostri microfoni ha parlato di diversi altri argomenti, tra cui il momento particolare di Mirante e l'ascesa di Cerri.

All'ottava giornata arriva questo derby tra Parma e Sassuolo, due realtà in crisi di classifica, anche se i neroverdi vengono dall'esaltante pari interno contro la fortissima Juventus di Allegri. Che partita si aspetta?
"Sicuramente questa è una partita fondamentale, anche se non decisiva perché ancora siamo all'inizio. La classifica è negativa, in particolare per il Parma, che è ultimo, ma anche il Sassuolo non è messo molto meglio nonostante abbia imposto il pari alla Juventus. Il Parma sta soffrendo anche il contraccolpo psicologico dell'Europa League conquistata e poi negata; penso che vedremo una partita aperta a qualsiasi tipo di risultato".

Antonio Mirante l'anno scorso ha dimostrato di essere uno dei punti di forza di questo Parma, tanto da guadagnarsi anche le attenzioni dell'allora commissario tecnico Cesare Prandelli. Ultimamente sembra che abbia perso sicurezza; è giusto dargli ancora fiducia, o si potrebbe dare una chance a Iacobucci?
"Mirante è un portiere di grande valore, l'ha dimostrato negli anni con grande continuità. Questo è un momento di difficoltà, che può capitare a tutti, anche ai grandi giocatori. Per esempio, in questa stagione ci sono grandi attaccanti che sono ancora a secco, basti pensare a Klose, Denis, Higuain, Amauri: tutti possono andare in difficoltà. Mirante può commettere anche degli errori, ma rimane un buon portiere, secondo me il mister fa bene a rinnovare la fiducia nei suoi confronti. Un errore individuale può capitare, ma ricordiamoci anche che il Parma ha subito molti infortuni in difesa: Cassani e Paletta sono giocatori importanti per gli equilibri della squadra".

Argomento modulo: a Bergamo, Donadoni ha rispolverato il 3-5-2, sistema di gioco già usato in passato, anche se con l'ingresso di Ghezzal è sembrato più un 4-3-3, a tratti un 4-4-2. Potrebbe essere la scelta adeguata, o non è una questione di moduli?
"Donadoni ha l'occasione di giudicare nelle condizioni migliori, avendo i giocatori a disposizione per tutta la settimana e valutarli giorno per giorno, allenamento dopo allenamento. Chiaro che, con tutti questi infortuni, per cause di forza maggiore siano cambiati gli interpreti. Secondo me Donadoni farebbe bene a continuare con il 4-3-3, ma è solo un'opinione personale, non gli servono consigli. Vedremo strada facendo. Quello che è certo è che l'assenza di Biabiany è stata pesante per questo sistema di gioco, infatti abbiamo assistito a prestazioni altalenanti in cui il Parma non è riuscito a sviluppare sempre il gioco come avrebbe voluto. E poi c'è Cassano: che giochi da falso nove o da seconda punta in un 3-5-2, in questo momento si deve sperare nei suoi colpi. Il Parma deve aggrapparsi al suo campione. Poi il modulo alla fine è relativo, è una questione che si deve valutare partita per partita, anche a seconda dell'avversario che si va ad affrontare".

Lei in passato ha allenato nel Settore Giovanile del Parma. Alberto Cerri è il gioiellino della Primavera, ora sta facendo molto bene anche in Serie B con il Lanciano. Ai crociati servirebbe una punta, un suo ritorno a gennaio potrebbe non essere fantamercato:
"Intanto partiamo dal presupposto che io, personalmente, Cerri l'avrei tenuto: in questa rosa poteva starci benissimo. E' giusto che non si guardi all'anagrafe, se uno ha il talento gioca: negli altri Paesi funziona così. Poi ovviamente la società avrà fatto le opportune valutazioni, magari ha ritenuto fosse presto per un salto immediato nel calcio dei grandi e ha preferito farlo crescere in un campionato importante come quello di Serie B, dove sta facendo molto bene. Riprendere Cerri a gennaio è un'ipotesi da prendere in considerazione, anche in questo caso i dirigenti valuteranno: dipende se vorranno prendere un giocatore di esperienza o scommettere su un giovane importante del vivaio come Cerri. Bisogna però considerare che Alberto non può essere il salvatore della patria".

Dopo la sconfitta di Bergamo, Ghirardi ha riconfermato la fiducia a Roberto Donadoni. Qualora, però, non dovesse arrivare la vittoria neanche con il Sassuolo, la posizione dell'allenatore potrebbe farsi complicata:
"Non penso che Donadoni sia a rischio se Ghirardi si è esposto così. Poi bisogna vedere le situazioni nello specifico e, nel calcio, si sa, può succedere di tutto; però no, io non credo che Donadoni possa rischiare nell'immediato. Tutti si rendono conto della situazione particolare che c'è in questo momento al Parma, con i tanti infortuni e il duro colpo dell'esclusione dall'Europa conquistata sul campo. La squadra crociata ha giocatori di esperienza che possono uscire da questa situazione, e che hanno dimostrato di essere degli elementi importanti. Se consideriamo quello che Donadoni ha fatto finora, possiamo dire che ha svolto sicuramente un ottimo lavoro, ottenendo grandi risultati".

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