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tmw / parma / Interviste
Leonardi sul deferimento: "Ecco tutta la verità"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 30 ottobre 2014, 22:36Interviste
di Vito Aulenti
per Parmalive.com

Leonardi sul deferimento: "Ecco tutta la verità"

Intervenuto nel corso di Calcio & Calcio, trasmissione in onda su Teleducato, l'amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi ha fornito ulteriori chiarimenti riguardo il deferimento emesso quest'oggi dalla FIGC nei suoi confronti, e in quelli del presidente Ghirardi e della società crociata: "Andiamo per ordine: cominciamo dalla data. La segnalazione della Covisoc è di fine luglio, perciò perché dare notizia dopo? Non c’è niente da approfondire, hanno utilizzato quel tempo per comunicare al giudice quelle che sono secondo loro le inadempienze. Il Parma, come tutte le società di calcio, deve indicare un conto corrente per quelli che sono i pagamenti obbligatori relativi agli stipendi. Noi siamo ancora convinti che queste sono transazioni per incentivi all’esodo, e non stipendi. Essendo delle transazioni, sono da considerarsi per noi come debiti verso fornitori, che nel momento in cui vengono saldati non hanno l’obbligatorietà del deposito in Lega. Fino ad ora tutti quelli che ci hanno giudicati si sono ritenuti non competenti. Nessuno ha dato ragione al Parma? Benissimo, però io vorrei essere giudicato colpevole quando sono finiti tutti i giudizi. Nessuno al momento è ancora entrato nello specifico del tema. Alla fine vedremo se il Parma ha ragione o torto. Negli spacci diffusi si omettono le cifre di cui parliamo: noi abbiamo pagato 9 milioni di euro, e secondo loro non ne abbiamo pagati 94000. Tra l’altro negli anni precedenti non è mai stata ravvisata l’irregolarità: se non ci fosse stata la questione Licenza UEFA questa cosa non sarebbe assolutamente venuta fuori. Passiamo ora alla frase con la quale si dice con superficialità che abbiamo dichiarato il falso: io ho dichiarato assieme al presidente del collegio sindacale tutto quello che è stato pagato, con l’Irpef allegata. Non potevo dichiarare una cosa che per me è ancora al 30 di giugno. Io non ho detto che ho pagato cose che poi in realtà non sono state pagate. Per noi quelle erano transazioni. Noi adesso andremo avanti nella nostra battaglia. Fino ad ora i gradi di giudizio ci hanno solo detto se eravamo ammessi all’Europa o no, adesso ragioneremo sul fatto se noi dovevamo pagare o no quelle somme. Finalmente potremmo avere la soddisfazione di vedere il Parma risarcito per quello che ha subito.

Sugli incentivi all’esodo ci sono stati diversi gradi di giudizio che sono stati ribaltati, come quelli della Reggina. La penalizzazione? Rischieremmo di avere un punto in meno in riferimento alla classifica dell’anno passato. In ogni caso non esiste nel principio generale una doppia sanzione per lo stesso fatto. Questo è un principio fondamentale. Il Parma dopo quel precedente, ha passato indenne maggio, giugno, l’iscrizione al campionato e il mese di settembre. Questo è un segnale fondamentale per chi dovrà giudicare. La pesca a strascico? Non c’entra proprio nulla con questo discorso. Tra l’altro, quando la fa il Parma è chiamata così, quando la fa la Juve si parla un mercato intelligente. Il Parma ha fatto una scelta, che poi il tempo dirà se è giusta o sbagliata. Il Parma ora naviga in una situazione molto molto preoccupante, ma sta andando avanti con tanti giocatori che sono arrivati attraverso una ricerca di questo tipo e che quest’anno hanno permesso al Parma di non fare investimenti. Con questa metodologia sono arrivati giocatori come Borini e Ceppitelli che permettono anche la sopravvivenza del Parma FC. A che punto siamo con questi pagamenti? Quando ci è stato fatto notare questo, abbiamo pagato il giorno dopo, dimostrando buona fede. Ora abbiamo chiarito questo aspetto definitivamente e stiamo attenendoci alla regola.  Tra l’altro sottolineerei, che nonostante tutto abbiamo rispettato anche i premi per l’Europa League con i giocatori. Nessun contenzioso si è aperto con loro per questo: i ragazzi se la sono sudati sul campo e si sono meritati il premio. Non è stata richiesta la misura cautelare al Tas? C’è una strategia: o si faceva in un modo o nell’altro. È una strategia legale affinchè il danno non superi neanche la beffa. Se il Toro avesse accettato la lingua italiana e il rito abbreviato, avremmo già finito".