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Cassano: "Preso per il c... per sette mesi. I nuovi non so chi siano"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 27 gennaio 2015, 01:00News
di Vito Aulenti
per Parmalive.com

Cassano: "Preso per il c... per sette mesi. I nuovi non so chi siano"

Intervistato ai microfoni di "Tiki Taka", nota trasmissione in onda su Italia 1, Antonio Cassano ha raccontato la sua verità riguardo la difficile situazione attraversata dal Parma, società che quest'oggi ha salutato dopo un anno e sei mesi di convivenza: "Ora sto meglio. Ho rescisso il contratto dopo una decisione di una notte: ho deciso che dovevo chiudere il rapporto non con i giocatori e la gente di Parma, ma per la presa per il culo di sette mesi. Sono stanco, ho deciso di lasciare tutto. Sto rinunciando a dei soldi, quasi 4 milioni. E' brutto da dire, perchè tanta gente fa fatica a mangiare. La cosa più brutta è che ci sono persone che guadagnano molto meno di me e non percepiscono un euro da sette-otto mesi, o addirittura un anno. La cosa peggiore è la presa in giro. Ci dicono sempre: 'Domani vi paghiamo, domani vi paghiamo'. Non sappiamo con chi abbiamo a che fare, io non ne voglio più sapere di questa agonia. Basta. Abbiamo perso l'Europa e va bene, ci hanno dato la penalizzazione e va bene. Sono arrivato ad un punto di non ritorno, mi spiace per i compagni che stanno soffrendo e per la gente che non ci ha mai mai rotto le scatole, ci ha sempre fatto lavorare bene. A loro va un ringraziamento grande. Serie B? Sì, assolutamente. Sarei rimasto. Sembrava ci fosse un progetto, ma alle parole non sono seguiti i fatti. Io non ho squadre, lascio tutto perchè sono stanco. Per me vince la dignità, non i soldi".

Quindi non hai una squadra:
"Il mio procuratore mi ha portato offerte dall'America, Leonardi lo sa. Ma lì ci vado a 40 anni, voglio ancora giocare nel grande calcio europeo, sto ancora bene fisicamente e mentalmente. Se non arriverà nessun'altra offerta sarò pronto a lasciare tutto. Ho una dignità. Per me è facile perchè ho i soldi: se non li avessi avuti, forse non avrei rinunciato a tutto questo".

Sul colloquio col tifoso:
"Quel ragazzo lì piangeva per la situazione che stanno vivendo. Mi ha chiesto un confronto con gli altri ragazzi. Nessunissima minaccia, assolutamente. Mi ha chiesto spiegazioni con calma ed educazione. Cosa strana nel calcio italiano. Dopo tante sconfitte avrebbero dovuto insultarci, non l'hanno mai fatto".

Sul ritorno alla Samp:
"Spero di tornare, ma adesso mi sembra una cosa ridicola. Ora voglio solo rilassarmi e prendermi una vacanza. Finalmente sono sereno, è terminata un'agonia. Aspetto con calma: se arriva qualcosa bene, altrimenti me ne farò una ragione. Se entro giugno non arriva nulla di stuzzicante, non ho problemi a lasciare. Questo mondo mi ha un po' deluso ultimamente: non mi riferisco al mondo del calcio, ma alla gente che ci fa parte".

Sui compagni:
"Ho detto loro tante volte il mio pensiero. Lucarelli ha detto che ognuno è libero di fare quello che vuole. Io non ho avvisato nessuno, ho agito e basta. Non mi piacciono le parole, bensì i fatti. Nessuno si è detto stupito della mia decisione, se l'aspettavano. Stasera ho invitato quello sfigato di Lodi con la sua fidanzata (ride, ndr). Visto che piange da sette mesi, l'ho invitato qui. Gli dispiace tanto, è un mio amico".

Quindi non percepivate stipendi da sette mesi:
"C'è tanta gente che fa fatica ad arrivare a fine mese e che non prende un euro da molto più di un anno. Io ho lasciato Parma per qualcuno in particolare che ha creato questo disastro. Era un giochino perfetto, ora è un disastro".

Da domani si parlerà di mercato:
"Sì, è uscito di tutto e di più. La verità è che non mi vuole nessuno, nemmeno mia madre a casa".

Sull'addio al calcio:
"La mia vita è la mia famiglia. A livello lavorativo è il calcio: però se devo stare con determinata gente, preferisco stare in vacanza per i prossimi venti anni piuttosto che stare a contatto con gente con cui non voglio avere a che fare".

Ce l'hai con i vecchi o nuovi?
"Con tutti. I nuovi non so se esistono, io non li ho mai conosciuti. Si sono visti quattro presidenti in venti giorni, non so chi siano. Quelli vecchi mi hanno deluso molto: infatti quando ho detto loro che volevo rescindere non se lo sono fatti ripetere due volte".

Crespo ha detto che ti vorrebbe in Primavera:
"Se mi vuole Crespo, potrei farci un pensierino (ride, ndr)".

Crespo però lavora per la stessa società con la quale hai rescisso:
"Allora no, vado da un'altra parte".