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Oliva: "Il Parma non aveva una strategia finanziaria, lo si capisce dai bilanci"
sabato 28 marzo 2015, 15:58News
di Mario Domina
per Parmalive.com

Oliva: "Il Parma non aveva una strategia finanziaria, lo si capisce dai bilanci"

"Nel nostro campionato ci sono molte squadre, anche grandi, che magari non hanno conti in ordine. Dipende comunque dalle strategie stabilite in medio/lungo termine, mentre il Parma non aveva strategia, aveva fatto cassa vendendo il marchio ad un’altra società creata appositamente e dalla quale aveva preso 13 milioni di euro", questo il pensiero di Alessandro Oliva, giornalista di Calcio&Finanza, ai microfoni di Radio Stereo 5 sull'attuale situazione del calcio italiano. Lo stesso Oliva ha poi proseguito parlando ancora del caso Parma e dei motivi che hanno portato al fallimento la società crociata: "Le responsabilità si vedono dai bilanci delle ultime stagioni del Parma calcio. Il club ha 74 milioni di debiti sportivi e 218 milioni di debiti totali accumulati negli ultimi anni, quindi le responsabilità maggiori sono da ascrivere alle ultime gestioni e ora resta soltanto cercare di capire che fine farà il Parma. E’ tutto in mano ai curatori fallimentari che dovranno valutare tutti gli asset e capire se si andrà all’asta oppure se c’è qualche imprenditore che vuole subentrare prima e assicurare al Parma un futuro tra i professionisti.

Da qui a maggio/giugno vedremo che fine farà il Parma. Le soluzioni sono due: asta e si parte dai dilettanti oppure si può ripartire dalla serie B nel caso in cui si dovesse retrocedere sul campo. Parlando con gli addetti ai lavori c’è un certo ottimismo sulla possibilità che possa essere acquistata tra i 50/60 milioni di euro, ma se il Parma dovesse andare in serie B ci sono meno introiti quindi c’è bisogno di un imprenditore che sia disposto a mettere i soldi e che faccia un piano industriale modulato su meno introiti rispetto alla serie A. E’ difficile ma non è impossibile, in questo momento l’unica entità che può investire sul Parma è un fondo d’investimento".