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Gazzetta dello Sport - Le proposte passano: ecco come si eviteranno nuovi casi ParmaTUTTO mercato WEB
© foto di foto Federico De Luca
venerdì 27 marzo 2015, 08:33La Rassegna Stampa
di Giuseppe Emanuele Frisone
per Parmalive.com

Gazzetta dello Sport - Le proposte passano: ecco come si eviteranno nuovi casi Parma

E' una giornata storica quella di ieri per la Lega Calcio e la Figc: sono state infatti approvate una serie di nuove regole per il calcio italiano, regole che arrivano dopo lo scoppio del caso Parma, onde evitare che ne seguano altri. Come riporta la Gazzetta dello Sport, la vittoria di ieri della Figc sta proprio nell’aver imposto per una volta alle capricciose società la propria visione delle regole. Stavolta scritte autonomamente. Ed essere riuscito — in questo caso sì dopo lunghi e accesi confronti — a farle passare all’unanimità (almeno per i club di A, Lega di B e Lega Pro si aggiorneranno tra un paio di settimane). Anche il Governo di Matteo Renzi, che aveva visionato il documento su licenze nazionali e acquisizioni dei club in anteprima, applaude il risultato portato a casa da Carlo Tavecchio e il d.g.Michele Uva: "Un lavoro serio, siamo soddisfatti", il commento che filtra dalla presidenza del Consiglio. Tavecchio spiega: "Il calcio italiano è in crisi di liquidità: bisogna rimettere mano ai principi contabili, altrimenti ci saranno dei problemi. L’introduzione di queste norme terrà in vita il sistema. Ma abbiamo deciso di curare il malato in modo graduale...". E qui sta l’altro motivo di soddisfazione del Governo, che aveva chiesto alla Figc norme di iscrizione ai campionati severe ma graduali. D’altronde, pretendere tutto subito avrebbe tagliato fuori decine di società, rischiando di trasformare la prossima Serie A in un enorme problema di ordine pubblico, o, nella migliore delle ipotesi, si sarebbe ricorso all’esercizio tutto italiano (e non solo calcistico) della concessione di deroghe. Sarebbe stato questo sì poco serio.Perciò, l’auspicato pareggio di bilancio come conditio sine qua non per ottenere la licenza nazionale, diventa un punto di arrivo, fissato ai nastri di partenza della stagione 2018-19.

Fino ad allora, come ha spiegato il d.g. della Figc Michele Uva, le norme approvate ieri prevedono paletti sempre più alti e un crescendo sanzionatorio per chi non rientrerà nei parametri. Da subito, bisognerà pagare i debiti con le società estere e il personale non tesserato; tra un anno l’ultima mensilità pagata valida per iscriversi sarà maggio, non più aprile; nel 2017 andranno rispettati tutti gli indicatori (di liquidità, indebitamento e costo del lavoro) in via di definizione. E per quanto riguarda le sanzioni, sempre gradualmente, si passa dall’obbligo di presentare un piano di riequilibrio già quest’estate al blocco totale del mercato nel 2017. Bloccati, ma da subito, nuovi Manenti all’orizzonte. Chi vorrà acquisire una quota non inferiore al 10% di una società professionistica dovrà rispondere ai requisiti di solidità e onorabilità. Tradotto: almeno una banca di primo livello dovrà garantire per lui e non dovrà aver subito condanne superiore ai 5 anni per frode, doping amministrativo, truffa e appropriazione indebita, oltre a dover possedere la certificazione antimafia. È molto più di un primo passo.