Tuttosport - Vanin: "Senza stipendio da 13 mesi. Ghirardi deve pagare, Leonardi ci ha preso in giro"

Spesso ci si dimentica che non tutti i calciatori professionisti guadagnano fior di milioni. E' il caso del brasiliano Ronaldo Vanin, terzino cresciuto nel settore giovanile del Torino, e uno dei tanti a essere messi sotto contratto dal Parma nel corso dell'estate 2013. Attualmente un vero e proprio incubo per Vanin, che non viene pagato da tredici mesi e che al momento attuale è anche senza contratto. Il difensore, intervistato a Tuttosport, è senza freni: "A gennaio sarei dovuto rientrare in Italia per andare all'Arezzo, così ho rescisso il prestito con il Nova Gorica: il 27 gennaio ho scoperto che il Parma non poteva più tesserare extracomunitari, e così, oltre a non vedere un euro da un anno, non posso disputare partite ufficiali. Al momento mi sto allenando con il Nova Gorica. E' difficile andare avanti, anche perché non ho mai preso cifre tali da poter mettere molti soldi da parte. Sono un calciatore, ma come tanti dalla Serie B in giù vivo dello stipendio mensile. Ghirardi? Ci sarebbe tanto da fare... Ha messo in difficoltà tante famiglie, e non ci ha nemmeno messo la faccia: deve pagare per ciò che ha fatto.

Sono andato al Parma perché loro erano interessati a Chiricò: al Lecce ero ormai fuori dal progetto tecnico, e così la dirigenza pugliese chiese ai gialloblu di accollarsi anche il mio cartellino. E in effetti è andata proprio così". Ma Vanin ne ha anche per l'ex amministratore delegato dei crociati, Pietro Leonardi: "Mi ha preso in giro. A fine aprile del 2014, con i compagni del Nova Gorica, volevamo smettere di allenarci, visto che non ci pagavano. Ci chiese pazienza, garantendoci che i soldi sarebbero arrivati. Ci disse addirittura che il Parma era l'unica società di Serie A a non avere debiti, fate voi. Adesso ho alcune richieste da Lega Pro e Serie D: non mi interessa la categoria, cerco una società sana visto quello che ho passato. Se non altro entro qualche settimana dovrei diventare cittadino italiano, così non dovrei più avere i limiti imposti dallo status di extracomunitario".