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Lucarelli sul futuro: "Difficile che qualcuno compri il club a queste cifre"
lunedì 20 aprile 2015, 23:30Interviste
di Vito Aulenti
per Parmalive.com

Lucarelli sul futuro: "Difficile che qualcuno compri il club a queste cifre"

Intervenuto negli studi di Tv Parma nel corso della trasmissione "Bar Sport", il capitano ducale Alessandro Lucarelli ha toccato diversi argomenti, primo fra tutti, quello relativo alla delicata situazione societaria del club emiliano: "Quest’anno, a malincuore, mi sono specializzato in varie professioni. Però penso sia anche giusto, visto che ho determinate responsabilità nei confronti del gruppo e dei tifosi. Dopo tanti anni in questa società, sono nella condizione di fare da garante affinché le cose vadano in una certa maniera”.

Cosa ti lascerà questa esperienza?
“Tanta amarezza, abbiamo vissuto l’aspetto marcio del calcio italiano. È una pagina nera, che può però servire affinché non succeda più una cosa del genere. Qualcosa si è mosso, ma la strada è ancora lunga. Questo è solo un primo passo”.

Vi fanno piacere i complimenti che state ricevendo?
“Sicuramente. Le persone ci danno la mano e si complimentano con noi, anche in altri stadi. Non siamo eroi, siamo solo ragazzi che hanno deciso di compattarsi e andare avanti in un momento difficile. Sotto l’aspetto morale, la squadra ha vinto il campionato quest’anno. Questa soddisfazione ce la porteremo dietro anche in futuro”.

Il gruppo è sempre stato compatto oppure voi senatori avete dovuto faticare per tenere il gruppo unito?
“Non è facile, perché in uno spogliatoio ci sono trenta teste, e ognuno ragiona a modo suo. Bisogna cercare di metter d’accordo tutti. C’è stato tanto lavoro da parte nostra, ma siamo stati seguiti dagli altri. Abbiamo sempre dato priorità agli interessi dei dipendenti e a quelli del Para Calcio”.

Perché un imprenditore dovrebbe spendere tanti soldi per prendere il Parma in B?
“Le possibilità che qualcuno ci compri non sono moltissime, perché ci sono tempi molto ristretti e ci sono da sistemare tante cose. Solamente parlare con 130 giocatori è una problematica non da poco per i curatori. Va fatto tutto di corsa, e già questo, di per sé, è un problema. In più, guardando il debito, uno  si spaventa, è impossibile che uno compri il Parma a queste cifre. La disponibilità ad abbassare il debito sportivo a più del 50% c’è da parte nostra, però bisogna anche considerare che colui che acquista si ritrova diverse fonti di entrata: mi riferisco al paracadute di circa 12 milioni, ai 10 milioni di diritti televisivi, ai ritorni a livello d’immagine, a tre-quattro giocatori che puoi vendere, ottenendo magari un’altra decina di milioni. È normale che poi una società ha un costo, bisogna investire. Però se uno si fa due conti, la situazione non è così grave come sembra”.

Domani intanto potrebbe decidersi il fallimento di Eventi Sportivi, che possiede il centro sportivo di Collecchio:
“Sì, faranno in modo di abbinarlo alla vendita del club”.