Belfodil: "Dispiaciuto di andare via, tifosi sempre vicini. Ora cerco una buona opportunità"

Prime parole di Ishak Belfodil, che a caldo commenta il suo addio al Parma, una decisione che permetterà alla società di rinunciare a tanti stipendi dovuti e al calciatore di scegliere con tutta la calma la prossima destinazione della sua carriera: "Per me vuol dire molto lasciare Parma, le cose positive in Italia le ho fatte lì. Sono arrivato a venti anni con tanta voglia di fare, e con Donadoni c'è stato un buon feeling. Quest'anno sono tornato con piacere, dall'inizio si sapeva che non erano facile e c'erano difficoltà. Già da subito facevano riunioni e il campionato non era iniziato", le sue parole in esclusiva a TMW. 

Però anche a gennaio è rimasto.
"C'era la Coppa d'Africa, quindi non era facile per me fare il mercato che volevo".

Come è stato ripassare dall'Inter al Parma?
"L'anno scorso ero all'Inter ho giocato poco con i nerazzurri con Mazzarri, potevo avere più chance ma non mi sono state date. Così sono andato a Livorno per giocare di più, ho trovato un ottimo mister e un bel gruppo. Avevo bisogno di una squadra che mi aiutasse a fare gol, invece loro avevano più bisogno di me e mi spiace non esserne stato in grado".

Come si spiega il fallimento del Parma?
"Nessuno se lo spiega. È strano che possa succedere in un club di Serie A, soprattutto vista la storia gloriosa. Strano tesserare più di cento giocatori senza accorgersene".

Sono Ghirardi e Leonardi i responsabili maggiori?
"Dicono di sì, ma ormai dai miei compagni non voglio sapere il perché. Forse è stata anche colpa di un sistema sbagliato; col caso Parma speriamo cambino alcune leggi".

Come mai ha scelto la rescissione?
"Avevo tre anni di contratto con un grande ingaggio. Essendo svincolato, spero di avere qualche vantaggio in più".

Cosa c'è adesso nel suo futuro?
"In Italia o all'estero, basta che sia una buona opportunità".

Ai tifosi del Parma cosa dice?
"Loro stanno dando una grande mano, c'è grande solidarietà fra noi giocatori e i tifosi che ci hanno sempre seguito".

E a Donadoni?
"Donadoni non ha mai mollato e si merita tutti i complimenti. Qualche altro allenatore avrebbe già mollato".