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Finito il tempo della parole. Inizia quello dei fatti
martedì 28 luglio 2015, 18:10News
di Andrea Aulizio
per Parmalive.com

Finito il tempo della parole. Inizia quello dei fatti

Sotto molti aspetti il viaggio intrapreso dal (vecchio) Parma può essere considerato un'odissea pari a quella di Ulisse. Dopo i primi scricchiolii che si sono sentiti a fine anno, c'è stata l'esplosione della bolla e l'apertura del vaso di Pandora. Da quel momento in poi, molti avevano capito che nulla sarebbe più stato come prima. Passaggi di proprietà, molte domande, poche risposte e tanto meno rassicurazioni pari a zero. Il tifoso ha vissuto con ansia e angoscia l'evolversi delle situazioni, attaccandosi a promesse e speranze che puntualmente, col passare del tempo si sono sgretolate una a una sotto i nostri piedi. La mazzata finale è arrivata quando si era capito che la società sarebbe morta e che non era possibile farci niente.

Inermi, stanchi e sfiancati tutti noi ci siamo sono messi il cuore in pace riguardo alla retrocessione e abbiamo continuato a subire un logoramento costante. Ma quando tutto sembrava perduto, è successo l'impensabile, un'eucatastrofe; termine coniato da Tolkien, ossia il rivolgimento repentino del male e del negativo in bene. La luce in fondo al tunnel era sempre più chiara e sempre più definita, sono saltate fuori due cordate interessate a salvare il salvabile e ricominciare da zero (o quasi). Una di queste due ieri ha ricevuto l'affiliazione e da oggi può iniziare a lavorare e progettare al futuro. L'unica cosa che è sempre stata chiesta e non sempre ottenuta è stata chiarezza. Il tempo delle parole è finito ed è ora che i fatti dimostrino che il Parma non è morto e ha voglia di continuare a vivere, mettendoci il tempo che ci dovrà mettere