La vittoria di ieri suggella la forza del gruppo. Apolloni intelligente e fortunato

E' tornato a vincere il Parma: il 3-0 con cui i crociati hanno battuto il Delta Rovigo può sembrare forse più severo di quanto in realtà le due squadre abbiano prodotto in campo, ma è figlio di una prestazione quanto mai concreta e quadrata da parte della squadra di Apolloni. Come abbiamo letto nelle dichiarazioni del post-partita, si evince che questa è una vittoria particolare, una vittoria di gruppo. Il grande spirito di sacrificio della squadra ha permesso al Parma di giocare in maniera diversa, sapendosi adattare ai suoi avversari e approfittando degli errori che la compagine rodigina ha commesso. C'è anche da dire che i crociati non hanno mai rischiato: il vero punto forte di questa squadra è la difesa, un vero e proprio bunker sinora quasi impossibile da scardinare (quattro gol subiti, solo uno in trasferta: è record). 

Di questo va dato atto ad Apolloni, che ieri ha schierato una formazione estremamente sperimentale: entrambi i terzini bloccati, con Benassi schierato a destra, Corapi come trequartista per non far ragionare Zane, Baraye fuori, Simonetti al debutto, Giorgino in campo seppur non al meglio. Tutte mosse che si sono rivelate azzeccate e che danno ragione al tecnico romano, che in caso di risultato negativo avrebbe sicuramente attratto su di sé diverse critiche. E' la vittoria sì, del gruppo, ma anche di Apolloni, che si sta dimostrando un tecnico forse più preparato di quello che i tifosi si aspettavano. Bene anche Guazzo, ieri assolutamente decisivo: data la penuria in attacco degli ultimi tempi (giovedì si è fermato anche Musetti), speriamo sia il passo verso il recupero definitivo dell'attaccante, perché il Parma ha bisogno anche dei suoi gol per centrare l'obiettivo stagionale.