Longobardi: "L'anno prossimo? Anche quest'anno c'era tanta concorrenza..."

Si è giocata oggi a Fontanellato un match amichevole per il Parma in vista della sfida di domenica contro la Sammaurese. Tornato in campo dopo un infortunio, Cristian Longobardi ha anche segnato nel primo tempo uno dei 12 gol rifilati dai crociati alla compagine locale: "Era importante rientrare in gruppo per ritrovare certe sensazioni, nonostante ciò questo periodo di sosta mi è stato utile. Sapevamo che dopo il grave infortunio sarebbe arrivato il momento di fermarsi un attimo, dopo la vittoria aritmetica del campionato abbiamo pensato fosse il momento giusto per fare riposare la mia caviglia, è avvenuto nel modo giusto, le sensazioni sono buone".

Ora si va a San Mauro per mantenere l'imbattibilità...
"Non sarà semplice, loro non hanno nulla da perdere, hanno fatto un grandissimo campionato. Se fossi in loro cercherei di batterci per mettere la ciliegina sulla torta. Noi siamo consapevoli che se andiamo là per giocare come sappiamo abbiamo grandi possibilità di fare risultato".

Puoi raccontarci qualche ricordo della tua Poule Scudetto?
"L'ho giocata, ma la snobbammo. Non la affrontammo con grande desiderio di andare avanti. Ero al Boca San Lazzaro e uscimmo imbattuti con due pareggi. Credo che ora ci siano intenti diversi, venderemo cara la pelle".

Per l'anno prossimo cosa ti aspetti?
"Ormai rispondiamo tutti uguale. Ho un'età che mi permette di non pensarci, non voglio pensare all'anno prossimo. Voglio solo stare bene e ritrovare le sensazioni di inizio anno. A me piace vincere e qua c'è grande voglia, mi riconosco nel tipo di calcio che c'è a Parma ma quando sarà il momento faremo le opportune valutazioni".

Se la società volesse tenerti ma con la consapevolezza che lo spazio in campo sarebbe poco che ragionamento faresti?
"Vi svelo un retroscena: quando sono arrivato quest'estate ero reduce da un altro infortunio e il direttore mi disse proprio queste parole, ma per me era l'ultimo dei problemi. L'importante è stare bene e aiutare la squadra, ho un modo di lavorare e vivere il campo mio, nessuno mi ha mai regalato niente, mi sono sempre conquistato tutto".