Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / parma / News
Il curioso caso di Andrea Berta: da capro espiatorio di Ghirardi a finalista di Champions. Due volteTUTTO mercato WEB
domenica 29 maggio 2016, 11:40News
di Giuseppe Emanuele Frisone
per Parmalive.com

Il curioso caso di Andrea Berta: da capro espiatorio di Ghirardi a finalista di Champions. Due volte

La finale di Champions League di ieri sera, con il Real Madrid che ha avuto la meglio sull'Atletico ai calci di rigore, ci dà l'occasione di scrivere di un ex Parma che ha avuto grandi meriti nella costruzione dei colchoneros. Parliamo di Andrea Berta (nella foto insieme a Diego Simeone), direttore sportivo nel primo Parma di Ghirardi, poi scaricato senza troppi complimenti con l'arrivo in Emilia di Pietro Leonardi. Potremmo partire dalla fine della storia, con questo signore bresciano ancora giovane (ha 43 anni) che con l'Atletico ha centrato due finali (poi perse) di Champions League, e che interessa non poco a squadre del calibro di Manchester United e Roma.

Se oggi Berta lavora con il club spagnolo, il dirigente bresciano aveva iniziato dai dilettanti, con il Rodengo Saiano, per poi seguire l'amico Ghirardi al Carpenedolo. Con la scalata dei rossoneri dall'Eccellenza ai playoff di Seconda Divisione, e la successiva acquisizione del Parma da parte di Tommaso Ghirardi, Berta venne chiamato a ricoprire l'incarico di ds proprio in Emilia. Effettivamente non andò bene, tra acquisti sbagliati (Reginaldo, C. Lucarelli) e la retrocessione dei crociati in Serie B: tuttavia, forse Berta pagò eccessivamente lo scotto di quel fallimento, vedendosi addossate più colpe di quante ne avesse davvero. Il rapporto con Ghirardi si incrinò, soprattutto dopo l'arrivo di Leonardi nel Ducato, ma, nonostante la scissione del binomio, Berta fu chiamato al Genoa, dove operò con discreti risultati. Da lì, l'inizio dell'esperienza a Madrid: il resto è storia dei nostri giorni. Vedendo oggi le attuali posizioni di Berta e Ghirardi, viene da sorridere con un po' di amarezza: forse nessun tifoso del Parma, al momento della risalita in Serie A nel 2009, avrebbe predetto uno scenario simile.