La divisione verticale è quella ideale per il Parma, ecco perché. Dellafiore, più no che sì: meglio Masi

Nella giornata di ieri abbiamo rilanciato l'indiscrezione de Il Mattino di Padova, secondo cui i vertici della Lega Pro starebbero pensando di effettuare una suddivisione verticale dei gironi per quanto riguarda il Nord, con società del Nord-Ovest nel Girone A e club del Nord-Est nel Girone 2. Se così fosse, si tratterebbe della soluzione ideale per il Parma, che in un sol colpo si ritroverebbe nello stesso raggruppamento della Reggiana, contro la quale finalmente si scontrerebbe in un derby atteso da anni, ed eviterebbe un avversario temibile come il Venezia, forse l'unico della terza serie che può davvero competere con i crociati per blasone, importanza della città e consistenza della società. Sarebbe dunque già un bel salto in avanti per il Parma, che potrebbe contare sulle forti motivazioni derivanti dalla disputa dei tanti derby (sempre sentitissimi) nonché sulla consapevolezza di essere la più forte del Girone (dovrà però poi dimostrarlo anche sul campo, e non sarà facile).

Intanto nelle ultime ore si moltiplicano le voci di mercato che vorrebbero i ducali sulle tracce di difensori. Tra i nomi accostati con più insistenza al club gialloblù ci sono quelli di Alberto Masi e Paolo Hernan Dellafiore, con il primo che forse sarebbe più utile alla causa crociata, in quanto più giovane e desideroso di riscatto dopo l'ultima travagliata annata vissuta in quel di Terni. Meno probabile ci sembra, invece, un interessamento del Parma per il secondo (già in Emilia dal 2009 al 2011), e non perché si tratta di un cavallo di ritorno o perché la carta di identità dice 31. Molto più semplicemente, appare difficile che il Parma possa trattare col Latina (non è difficile capire il perché), club che peraltro vanta ancora un altro anno di contratto col giocatore.