Melandri, buona la prima da titolare. Ma il feeling con Calaiò è ancora da affinare

Tra le poche note liete della partita di sabato scorso contro il Mantova, c'è senz'altro l'esordio dal 1' di Daniele Melandri, uno dei giocatori più in forma della rosa crociata. Premesso che quella con la formazione di Prina non era forse la gara più adatta per mettere in evidenza le sue qualità, l'ex Forlì ha in ogni caso lasciato il segno, propiziando il gol decisivo di Yves Baraye con un'iniziativa personale, la quale testimonia come l'attaccante classe 1988 possa sparigliare le carte in ogni momento del match con i suoi dribbling e la sua rapidità. Unico appunto: il feeling col compagno di reparto Emanuele Calaiò non sembra ancora sbocciato. I due sono complementari (a confermarlo è stato lo stesso Melandri nella conferenza stampa di oggi: "Mi trovo bene con Calaiò.

Ad Emanuele piace molto svariare, quindi giocando con lui devo andare anche in profondità e fungere da prima punta. Per le mie caratteristiche vanno bene le sue giocate"), ma in gare ufficiali hanno giocato pochissimo assieme, perciò ci vorrà un po' di tempo prima di vederli assieme al top. Se, tuttavia, la squadra li aiutasse cercando con maggiore continuità la profondità, il percorso di crescita della coppia Melandri-Calaiò potrebbe rivelarsi più veloce del previsto.