Frey: "Maglia del Parma pesante, indossarla dev'essere un onore per tutti"

In una intervista concessa al sito ufficiale del Parma, l'ex portiere ducale Sebastian Frey, oggi ospite del Museo crociato, ha parlato del suo passato in maglia gialloblù, ma anche del presente del club emiliano: "La Coppa Italia col Parma è stato l'unico trofeo che ho vinto a livello di squadra, sono molto orgoglioso di avere anch'io questa coppa a casa e di averla vinta in maglia gialloblu".

Cosa vuoi dire a chi gioca e a chi giocherà con questa maglia?
"Il Museo del Parma è una grande cosa, fa capire alla gente la storia di questa squadra, chi ha indossato questa maglia, quanti trofei ha vinto il Parma. Magari tanta gente non ne è a conoscenza, perché è troppo giovane. Entrando qui dentro si può capire quanto è stato importante il Parma per il calcio italiano".

Che cosa hai provato nel vedere la tua foto nel Museo crociato?
"Sono molto orgoglioso perché ho visto la mia faccia un paio di volte, la società mi rispetta almeno quanto io ho rispettato questa maglia. Alle nuove generazioni voglio dire che il Parma è in piena risalita, devono capire che indossare una maglia così dev'è essere un onore. Vi garantisco che questa è una maglia molto pesante, che ha fatto la storia del calcio italiano. Mi auguro che torni a farla a breve".

Che cosa hai provato dopo la caduta della società?
"Quando è successo, io ero in Turchia: pensate che anche lì mi hanno chiesto di parlare del Parma. Ho provato grande tristezza, grande delusione e grande rabbia per il fatto che delle persone abbiano potuto sporcare una società così bella e importante. Aver rovinato questo sogno è stato brutto, però vedo dei segnali molto positivi ora: i nuovi proprietari rispettano questa città e questo club, e vogliono riportare su quanto prima la squadra. Se non sarà domani, sarà dopodomani: bisogna crederci tutti quanti. Il posto del Parma è in Serie A".