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Asamoah Gyan - Un gol per eguagliare un mito e dimostrare che non è in pensione

Asamoah Gyan - Un gol per eguagliare un mito e dimostrare che non è in pensioneTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 22 giugno 2014, 22:032014
di Raimondo De Magistris

Essere meglio di Roger Milla nell'immaginario collettivo del calcio africano è impresa ai limiti dell'impossibile. Negli ultimi dieci anni non ci sono riusciti calciatori come Drogba ed Eto'o, che in Europa hanno vinto da protagonisti campionati e Champions, e non si intravede chi nei prossimi dieci possa prendere il posto del calciatore camerunese. Merito di partite leggendarie nel 90' e di una personalità strabordante, di un Mondiale giocato alla veneranda età di 42 anni e di balletti dopo i gol che ogni quadriennio diventano spot Mondiali. Ingredienti che negli anni l'hanno trasformato in un vero e proprio mito difficilmente eguagliabile.
Eppure, c'è chi in Brasile lavora per spazzare via diversi record che Milla ha costruito tra Italia '90 e Usa '94. Perché col gol alla Germania Asamoah Gyan ha segnato il suo quinto gol in un Mondiale - proprio come il bomber camerunese - ed è diventato l'unico giocatore del continente nero a segnare in tre Mondiali diversi.

La storia col Ghana di Gyan, calciatore che in Italia abbiamo avuto modo di apprezzare con le maglie di Modena e Udinese, è iniziata presto. Nel 2003 la prima convocazione, nel 2006 il suo primo gol in un Mondiale: il primo del Ghana in questa competizione.
E', però, nel 2010 che trascina il Brasile d'Africa a un passo dall'obiettivo che mai nessuna nazionale africana ha raggiunto: due gol nel girone per far fuori Australia e Serbia, poi la rete ai supplementari contro gli Stati Uniti per spingere il Ghana ai quarti, come il Camerun nel '90 e il Senegal nel 2002.
Fiducia, entusiasmo e cinismo. Con questi ingredienti la sua squadra si presenta alla sfida contro l'Uruguay, avversario difficile da affrontare ma non impossibile da battere. E infatti il Ghana va a un passo dal sogno: raggiunti i tempi supplementari dopo il botta e risposta tra Muntari e Forlan, Gyan ha l'occasione all'ultimo minuto dei supplementari di spedire la compagine africana in semifinale. Tutti pronti per esultare: una gioia collettiva che si trasforma ben presto in incubo dopo la traversa colpita dagli undici metri. Col morale sotto i tacchi, il Ghana saluta ai calci di rigore e Asamoah è per tutti l'artefice sia del miracolo che dell'eliminazione.

Il rigore fallito sembra l'inizio di una lunga discesa. Un anno dopo il Mondiale, Asamoah decide di accettare il faraonico contratto dell'Al-Ain e di proseguire la sua carriera negli Emirati Arabi Uniti. Una scelta dettata esclusivamente da ragioni economiche, come sinceramente ammesso anche dallo stesso calciatore.
Un trasferimento che per tutti fa rima col suo addio definitivo al calcio che conta. Per tanti ma non per lui, al Mondiale brasiliano eccolo ancora lì. Un diagonale potente e preciso per mettere alle corde la Germania e confermare che lui, il migliore bomber della storia del Ghana, è sempre il leader del Brasile d'Africa. Anche undici anni dopo la prima convocazione.