Sport in primo piano, eppure il Comune di Magione non riesce a riprendersi i canestri in "prestito" a Passignano

Sta diventando paradossale la vicenda dei canestri mobili di proprietà del Comune di Magione dati in "prestito" per il basket a Passignano, che non si riesce a riportarli alla base. Stiamo parlando di beni per un valore di alcune migliaia di euro, ma al di là dell'aspetto economico, il fatto è che a Magione, pur con l'attività della pallacanestro in sviluppo grazie ad una nuova società, non ci sono canestri di quel tipo. Tra l'altro, in vista delle consultazioni elettorali del prossimo giugno, proprio quello dello sport sarà uno dei temi principali della campagna elettorale, con il rischio davvero di restare intrappolati  tra le maglie dei canestri. Come già raccontato, la vicenda ha origini addirittura una quindicina di anni fa, quando l'allora squadra di basket di Magione cessò la propria attività dopo alcune stagioni di attività al Palasport, dove ovviamente c'erano anche i due canestri.

Ebbene, da quanto risulta (anzi... che non risulta, visto che non sembrano esserci carte ad avvalorare ciò) l'allora sindaco di Magione Massimo Alunni Proietti decise di "accontentare" il Basket Passignano (un'associazione sportiva di carattere ovviamente privatistica) allora presieduta da Sandro Pinaglia e di trasferire i canestri del Palazzetto dello Sport di Magione (dove non venivano più utilizzati) in quello di Passignano, in maniera amichevole e forse per questo superficiale, trattandosi di un bene pubblico), privando Magione ed in particolare le istituzioni scolastiche che in questi anni avrebbero potuto farne uso, di attrezzature inventariate al Comune e quindi anche le classi scolastiche della possibilità di svolgere pallacanestro proprio per la mancanza di tali canestri. Lo scorso 2 marzo il Basket Passignano e il Comune ha re-inagurato il palazzetto di Passignano alla presenza del sindaco Sandro Pasquali, ma di riportare questi canestri a Magione non se ne parla.