Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / perugia / Primo Piano
Ilario Castagner operato al cuore: intervento perfettamente riuscito, sta bene e ringrazia, ma da oggi sa della morte del "Tigre" Ceccarini
venerdì 4 settembre 2015, 17:06Primo Piano
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Ilario Castagner operato al cuore: intervento perfettamente riuscito, sta bene e ringrazia, ma da oggi sa della morte del "Tigre" Ceccarini

“Adesso ho un motivo in più per essere riconoscente a Perugia, la città che mi ha adottato, da quando avevo poco più di 20 anni”: dopo due settimane di degenza al Santa Maria della Misericordia, Ilario Castagner, uno dei pochi perugini che non ha bisogno di tante presentazioni, nel momento  delle sue dimissioni, ha un forte desiderio da esprimere: dire grazie a  medici e personale infermieristico  che lo hanno curato ed assistito. Castagner si è sottoposto ad un intervento chirurgico per riparare una valvola mitralica del cuore, con un intervento di chirurgia micro invasiva, eseguito dall’equipe del Prof. Temistocle Ragni (Primo Operatore Dott. Gino Di Manici): “Sono davvero soddisfatto della scelta  fatta – sottolinea Castagner  con l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia- : ho potuto toccare con mano l’efficienza della Sanità  della mia città , sia a livello clinico che assistenziale. Alcuni operatori, avendo seguito le gesta del Perugia negli anni in cui ero allenatore, mi hanno riconosciuto e questo aspetto  mi ha messo ancora di più a mio agio,  mi sono trovato bene, ma ho potuto constatare,  che lo stesso trattamento umanizzante viene riservato a tutti. Questa è stata la seconda volta di un mio  ricovero in Ospedale a Perugia;  la prima quando  più di 50 anni fa, quando giovanissimo ebbi una frattura ad un ginocchio, e fui operato al Policlinico di Monteluce”.

“Il Signor Castagner è stato un paziente modello: ha voluto sapere tutto della tecnica chirurgica che avremmo adottato, e subito ha preso la decisione di accordarci la sua fiducia; aveva già le idee chiare circa la patologia e si era già informato presso altre strutture sanitarie – dice il cardiochirurgo  Dott. Gino Di Manici -. Abbiamo eseguito la riparazione della valvola mitralica con tecnica mininvasiva, praticando una piccola incisione di circa 5 cm in sede sottomammaria destra.  Il cuore, durante l’intervento viene messo in sicurezza mediante l’utilizzo di un pallone all’interno del vaso e gonfiato fino ad occluderlo”.

“L’esperienza maturata nella professione di allenatore di calcio e di commentatore televisivo, mi ha aiutato anche in questa occasione - aggiunge Ilario Castagner -: avevo parlato con qualche amico che aveva affrontato lo stesso problema, acquisendo informazioni importanti. Il mio principale obiettivo era di evitare l’intervento tradizionale con l’apertura della cavità toracica. Sono stato presentato al Dr. Di Manici, e quando mi sono trovato di fronte a lui, ho subito capito che  la procedura chirurgica che avrebbe effettuato  era la stessa  da me desiderata.  Mi  sono trovato davanti  ad  un professionista  capace di motivare il paziente in maniera straordinaria e mi sono sentito rassicurato. Se posso fare un accostamento calcistico, penso di essermi trovato davanti ad un Mourinho straordinariamente  empatico,  capace di trasmettere fiducia e motivazione ai suoi calciatori”. Per motivi precauzionali, familiari e sanitari, hanno ritardato di alcuni giorni di comunicare a Castagner la scomparsa di Antonio Ceccarini, uno dei protagonisti del Perugia dei miracoli: “Durante la malattia ero andato a fargli visita, assieme a Giampiero Molinari. Sembrava che il tempo si fosse fermato, perché più che le parole abbiamo lasciato parlare i nostri occhi. Era sufficiente uno sguardo ai tempi in cui lo allenavo, perché lui sentisse tutta la mia stima e la mia riconoscenza per quanto impegno metteva in campo”.