Pescara brillante. Ora c'è il Genoa e bisogno di gol

Tra le notazioni che invece vanno annoverate come positive, la constatazione di una buona condizione fisica generale. Spesso il Pescara era calato nei secondi tempi in questo avvio di stagione, ma ormai è evidente che si era trattato di un problema di distribuzione di energie all’interno della gara e dello sforzo per contrastare avversari con un motore di cilindrata superiore. Contro il Toro nel primo tempo non si è visto il solito Pescara brillantissimo, ma nella ripresa la squadra (malgrado avesse giocato solo tre giorni prima) ha avuto ancora energie per condurre un forcing che si è spento solo alla fine del quarto minuto di recupero. Poi magaru non è stato un assalto lucidissimo, ma la squadra ha tenuto, anche se il turnover era stato limitatissimo. E adesso c’è il Genoa a Marassi.

Un’altra gara di enorme difficoltà, ancora dal punto di vista dell’intensità agonistica. Non ci sarà il bomber Pavoletti (neanche Bahebeck) ma l’intensità che i rossoblù riescono a esprimere nelle gare casalinghe è un marchio di fabbrica inconfondibile. Ci vorrà un Pescara reattivo dal punto di vista fisico e mentale. E’ quella la condicio sine qua non per poter provare a esprimere la propria indubitabile cifra tecnica.