Pescara, è un incubo
Finita l’avventura del Pescara in serie A, non ai punti ma per il gioco espresso sul campo. La gara all’Adriatico doveva essere l’inizio di una rimonta sull’Empoli, che ha battuto l’Udinese portandosi a quota 21, 12 punti in più rispetto al Pescara, invece è stata una debacle. Dal mercato sono arrivati nomi importanti che si sono infortunati o che non hanno reso sul campo ciò che il Pescara chiedeva in questa partita. Gli errori sono arrivati soprattutto da Bizzarri che non ha saputo difendere la porta in modo dignitoso. Il primo gol arriva dopo un minuto con un tiro di Matri che Stendardo svirgola e bizzarri viene sorpreso sul suo palo.
Solamente il gol di Bahebeck alla ripresa riaccende l’entusiasmo nello stadio, ricordiamo che non c’è un clima ideale proprio per la situazione in classifica del Pescara ma soprattutto per la tragedia di Rigopiano, che svanisce subito dopo, Bizzarri esce in modo non convinto cercando di anticipare Pellegrini che colpisce di testa sfilando la palla dalle sue mani e gonfiando la rete, inutili le proteste il fallo non c’era. Il Pescara è alle corde, demoralizzato, impalpabile, evanescente ed è così che arriva il terzo gol firmato da Matri che con un tiro a palombella, innocuo, scavalca Bizzarri entrando in rete. L’ultima speranza è un rigore, causato dal portiere Consigli in uscita su memushaj, che viene battuto da Biraghi ma sfortunatamente il portiere para. Non c’è più nulla da dire, come si fa a pensare ad una salvezza se ad ora sono state disputate 20 partite e su 19 di queste la porta è stata inviolata c’è qualcosa che non va… La B oramai è ad un passo.