GdS - Zeman: "Vecchio io? Ci sono giovani peggiori di me"

Due allenamenti a 48 ore dalla partita, prove martellanti di 4-3-3, entusiasmo alle stelle manco ci fosse in ballo la Champions. Il Pescara si è riacceso. E’ l’effetto-Zeman. Il boemo è tornato per cancellare l’incubo della stagione a vittorie zero e quel divorzio del 2012, mai digerito dalla città.

NO FIGURACCE «Dicono che io debba qualcosa a Pescara, per questo sono qui – ha detto l’ex allenatore di Lazio, Roma e Napoli – . In questo momento la salvezza è difficile, ma dovrò pensare sia al presente che al futuro. Dobbiamo fare qualcosa in termini di punti, vorrei evitare di chiudere come peggior squadra d’Europa». Per un maestro abituato a plasmare giovani di belle speranze, sarà possibile raddrizzare il cammino di gente navigata come Muntari e Gilardino? «Per me sono tutti adatti a giocare a calcio. Conosco già Caprari, altri mi sono noti per averci giocato contro». Zdenek si ripresenta in Serie A dopo quasi due anni e ritrova un campionato cambiato: «È tutto diverso, le prime lottano per titolo ed Europa, tante altre non hanno più obiettivi. Non voglio fare figuracce, spero di ripetere quello che abbiamo fatto la prima volta qui a Pescara, anche se stavolta è proprio difficile».

APPELLO AI TIFOSI Il Pescara lo aveva studiato in tv nei mesi scorsi: «È stato spesso poco fortunato. Certo, se una squadra cambia spesso atteggiamento, alla fine perde la sua identità e diventa difficile. Oddo? Ci sono stagioni che escono bene, ed altre no. Non ho parlato con lui». Alla squadra, richiamata già ieri mattina per una seduta extra di allenamento, dice: «Col Genoa mi aspetto una reazione I calciatori devono dimostrare che non sono in A per caso». Il boemo ritroverà un Adriatico senza i tifosi della curva: «Se uno è tifoso, deve tifare, lo dice la parola. Non sono contenti, capisco, ma sarebbe bello se potessero aiutarci». Zeman non ha perso la voglia di sfidare il mondo: «I miei nemici dicono che sono finito? Lo devono dire per forza, anche per la mia età. Li farò ricredere. Io vecchio? Ci sono giovani peggiori di me».