Serie D: Tamai, uniformità di giudizio arbitrale cercasi

Se, direzione a parte, la sconfitta del Cordenons con la capolista ci può stare, quella del Tamai a Este ha fatto indiavolare De Agostini.

“Sì – comincia il tecnico -, perché in due occasioni più che simili l’arbitro ha preso decisioni diverse. Gli errori ci stanno, ma il metro di giudizio deve essere sempre lo stesso. Già sullo 0-0 ci aveva negato un rigore netto per un fallo su Sellan. Mi hanno fatto imbestialire però le due decisioni della ripresa. Al 54’ Bignucolo ha steso in area Cavallini.

La palla è schizzata in avanti originando una mischia in area che dopo quasi un minuto abbiamo risolto liberando. Solo allora l’arbitro ha fischiato il rigore ed espulso Bignucolo. Il colmo è che lo stesso è successo quando, sull1-2, è stato steso in area giallorossa Alcantara. La palla è arrivata a Brustolon che ha calciato. Murano ha respinto. Il vantaggio non si è concretizzato nemmeno in questa occasione, ma l’arbitro ha fatto continuare.

La mia espulsione? Era avvenuta prima, solo perché – scuote la testa De Agostini – gli ho detto: fischiane una anche a noi”.

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