Venezia-Pordenone, duello dialettico Perinetti-Pordenone: "Na onta e na ponta"

“Na onta e na ponta”, in senso lato “un complimento e una frecciatina”. Giorgio Perinetti è romano, ma ha imparato bene spirito e ironia tipica dei veneziani. Sabato, durante il combattuto confronto fra Venezia e Pordenone e nell’acceso dopo partita, è stato buono e calmo, mantenendo un profilo basso mentre Lovisa gli lanciava contro le sue accuse (“Sono due mesi che rompe con la storia dei rigori; oggi ce ne hanno negato uno grande. Sono cose che non fanno bene al calcio”).

Il ds è entrato in scena con un giorno di ritardo, in una sorta di appendice allo show del sabato, alternando apprezzamenti per il lavoro del Pordenone a frecciatine all’indirizzo di re Mauro e di Tedino.

“Il match di sabato – ha premesso Perinetti – è stato un autentico spot per la Lega Pro. Grande merito ha avuto il Pordenone – ha ammesso – esprimendo un ottimo calcio. I ramarri hanno il centrocampo più forte del campionato. Noi abbiamo vinto grazie al cuore e al carattere, conservando l’1-0 trovato dopo appena 2’ minuti. Situazione che ha condizionato il nostro atteggiamento più votato a mantenere che a proporre”.

Non è stata una grande prestazione quella del Venezia. Della qualità del gioco proposto dal team di Inzaghi non sono rimasti soddisfatti nemmeno i supporters arancioneroverdi. Deluso poi Lovisa che ha pronosticato il Parma alla fine promosso in B.

“Concordo – sguscia Perinetti -. Ho sempre detto anch’io che i grandi favoriti sono i ducali. Essere noi davanti è un onore e uno stimolo”.

Protagonista dello sfogo di Lovisa in sala stampa al Penzo è stato proprio Perinetti e le sue statistiche sui rigori.

“Lo giustifico – afferma il ds -: parlando a caldo è facile eccedere. Io avevo presentato dati (10 rigori a favore e uno solo contro per il Pordenone, 4 a favore e 4 contro per il Venezia, ndr) senza accusare nessuno. Lovisa deve però ricordarsi sempre – ecco la frecciatina - di essere un consigliere di Lega Pro e come tale impegnato a difendere i diritti di tutti i club”.

La polemica fra scrivanie si è allargata alle panchine. Durante e dopo il match si sono “beccati” pure Pippo Inzaghi e Bruno Tedino.

“Già in campo – riprende Perinetti – si era creata una tensione ingiustificata. Tedino – un’altra “onta” - è un bravissimo allenatore e sicuramente – seguita dalla “ponta” - parla meglio con il gioco della sua squadra che in conferenza stampa”.

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