Cordenons. Nadin: "Trovata la soluzione: umiltà, difesa e davanti i gol di Maccan"

Quale modo migliore di passare la pausa? E’ tuttora forte il gusto della goleada (6-1) inflitta alla Carenipievigina Renzo Nadin si gode la rinascita del Cordenons e pure l’ennesima impresa (tripletta) di Denis Maccan che lui è riuscito a portare (la scorsa estate) e trattenere (dicembre) in granata nonostante le sireni provenienti da piazze come Mestre (capolista) e Triestina (seconda).

“Tutto fantastico, ma – avvisa subito il dg granata -, guai a fermarsi. Ci siamo lasciati alle spalle la zona playoff di appena 2 lunghezze. Non possiamo certo cullarci sugli allori di Pieve di Soligo”.

Vero, tuttavia un primo risultato è già stato raggiunto: la retrocessione diretta, con 16 punti di vantaggio da gestire nelle ultime otto gare della stagione regolare, non è più nemmeno un’ipotesi.

“Il girone C di Lega D – concorda Nadin – è lo specchio del campionato di serie A. Lì la Juve (Renzo è tifoso juventino) ha già vinto il campionato come il Mestre da noi. Lì sono già retrocesse Palermo, Crotone e Pescara così come Pievigina e Vigontina da noi”.

La Vigontina sarà la prossima avversaria agli Assi il 19 marzo.

“Sì, dovremo stare attenti – sottolinea Renzo – perché ogni tanto sfodera ottime prestazioni. Ha messo nei guai la Triestina pareggiando sia all’andata che al ritorno nell’ultima prima della pausa”. Denis Maccan ha già fatto 16 gol, solo 2 in meno di Sottovia, Franca e Lauria che militano rispettivamente nella prima (Mestre), seconda (Triestina) e terza (Campodarsego). A Pieve di Soligo ne ha fatti tre, si è portato a casa il pallone e non ha nascosto di puntare al titolo di capocannoniere del girone. “Il capitano – sorride compiaciuto Nadin – è la nostra risorsa principale. Credo che finalmente abbiamo capito la lezione: giocare con umiltà, attenti in difesa e pronti a sfruttare le doti di finalizzazione di Denis”.

Il bomber ha detto che dopo Rossitto al Pordenone, solo Mian ha capito come gestirlo.

“Sì – annuisce il dg – perché, vista la storia dei suoi infortuni, non può essere stressato. Va gestito con intelligenza e prudenza, come facevano con Di Natale a Udine”. Scacciato il fantasma della retrocessione diretta resta quello dei playout.

“Già – concorda Nadin -, anche perché Calvi Noale e Montebelluna stanno facendo un grande recupero e l’Altovicentino ha una rosa più da appendice nobile che da parte bassa. Dovremmo però essere in grado – confida il dg – di incassare i 10 punti che ci mancano per festeggiare la salvezza nelle ultime 8 gare”.

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