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Inchiesta sulla vendita del Milan: l'uomo dei conti testimonia la "forte influenza" di Elliott

Inchiesta sulla vendita del Milan: l'uomo dei conti testimonia la "forte influenza" di ElliottTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 26 aprile 2024, 08:18Rassegna stampa
di Stefano Bertocchi

Arriva dall’uomo dei conti dentro il Milan, ovvero il direttore amministrativo Aldo Savi, uno dei principali indizi su cui si poggia l'inchiesta della Procura di Milano sulla proprietà del club rossonero. L'ipotesi è che il Diavolo non sia davvero del fondo RedBird ma sia ancora sotto l’influenza del fondo Elliott, non dichiarata all’autorità di vigilanza Federcalcio.

Questo quanto sostiene il Corriere della Sera nella sua inchiesta dopo che, nelle scorse settimane, risultano indagati per l’ipotesi di ostacolo all’autorità di vigilanza l’amministratore delegato dal 2022 Giorgio Furlani e il suo predecessore 2018-2022 Ivan Gazidis. In mano alla Guardia di Finanza c'è anche un documento interno al club rossonero: una sorta di «presentazione» dell’attuale assetto preparata dalla dirigenza del Milan per i colloqui a fine 2023 con «investitori del mondo arabo», "il cui schema - si legge sul quotidiano - faceva pensare agli inquirenti «che il vendor loan», cioè il controverso prestito fatto nel 2022 dal venditore Elliott al compratore RedBird, tutt’oggi «garantisca a Elliott la proprietà di parte del Milan». Adesso si scopre che questo documento era una bozza inviata da una manager del fondo RedBird, Elizabeth Owen, al direttore amministrativo del Milan, Aldo Savi: e che è stato appunto Savi, convocato come teste dagli inquirenti, a darne una interpretazione problematica sulla reale proprietà dei rossoneri", sottolinea il CorSera.

Una volta interpellato dalla GdF sulla bozza in questione, Savi l’ha definita «strana» perché a suo avviso prospettava la cessione di un pezzo del debito di RedBird verso Elliott (senza che il fondo fosse interpellato) e non l’eventuale cessione di azioni del Milan detenute dal gruppo di Cardinale. Savi ha poi riferito agli inquirenti la propria impressione che sulla gestione quotidiana del Milan pesi ancora la «forte influenza» di Elliott attraverso ex uomini del fondo come Scaroni, Furlani e Cocirio, ma anche come il capo dell’area sport Hendrik Almstadt e la portavoce di Elliott in Italia, Marcella Verini.

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