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LE PAGELLE DEI TECNICI - Cozza dà continuità alle proprie scelte, Cucciari ritorna sui propri passiTUTTO mercato WEB
© foto di Giovanni Evangelista/TuttoLegaPro.com
venerdì 17 ottobre 2014, 22:02Le partite
di Antonio Paviglianiti
per Tuttoreggina.com

LE PAGELLE DEI TECNICI - Cozza dà continuità alle proprie scelte, Cucciari ritorna sui propri passi

COZZA - Decide di dare continuità alle scelte dell'ultimo mese riproponendo, nuovamente, il 4-3-3 con Ungaro sulla destra e Di Lorenzo al centro della difesa. In linea mediana Rizzo detta i tempi (ancora bene, ndr.) mentre Armellino e Dall'Oglio svolgono il ruolo di mezzale. Davanti il consueto tridente con Masini al centro per consentire a Insigne e Louzada di spaziare su tutto il fronte offensivo. La squadra amaranto parte forte collezionando una serie infinita di calci d'angolo (a fine gara 13-0 il passivo, ndr.) ma senza davvero creare mai occasioni pericolose dalle parti di Rossi se non in due circostanze con Di Lorenzo. Un aspetto da valutare nel corso della settimana perché, tranne Pagani, spesso i calci da fermo della Reggina non hanno portato pericoli alle retroguardie avversarie. Come contro il Cosenza il gol nasce da un bel lancio in profondità di Rizzo, sintomo di come la squadra giochi meglio in verticale piuttosto che con un possesso palla sterile e fine a se stesso. Nella ripresa la Reggina concede defaillancé in difesa con Ungaro in sofferenza contro Perrulli e Karagounis fin troppo attento che finisce con lo stringere la diagonale lasciando tutto solo Raffaello. Non convince il cambio Viola-Louzada, togliendo il brasiliano con più birra in corpo lasciando sul terreno un Masini incapace di insaccare la palla alle spalle del portiere. Sul finire di gara inserisce Gjuci (prezioso un suo intervento in fase difensiva, ndr.) passando al 4-2-4 con Insigne e l'albanese tornanti: proprio lo scugnizzo partenopeo si guadagna un calcio di rigore che lascia l'amaro in bocca. VOTO: 6

CUCCIARI - Esperimento fallito. Il 4-1-3-2 proposto nella prima frazione di gioco non è modulo adatto alla Lupa Roma che, con il più classico dei 4-3-3, riesce a sistemare la squadra portando a casa un punto prezioso. Perrulli e Raffaello sono le armi in più di questa formazione a cui, in attacco, manca un certo Testardi. In difesa la squadra soffre la velocità di Louzada e il tecnico laziale è costretto a rilevare uno spento Pasqualoni per Frabotta bravo a prendere le misure al sudamericano. Il più positivo nella retroguardia capitolina è Celli, beffato solo al 93' da Insigne mentre in mezzo al campo non convince la fiducia data a Previte. La sua Lupa ringrazia, in parte, la fortuna per il rigore sbagliato e porta casa un punto d'oro per la salvezza finale. VOTO: 6