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REGGINA-LUPA ROMA 1-1 - A Louzada risponde Raffaello, la Reggina getta due puntiTUTTO mercato WEB
© foto di Giovanni Evangelista/TuttoLegaPro.com
venerdì 17 ottobre 2014, 22:20Punto di Vista
di Antonio Paviglianiti
per Tuttoreggina.com

REGGINA-LUPA ROMA 1-1 - A Louzada risponde Raffaello, la Reggina getta due punti

Pescare dal mazzo il jolly e sciuparlo clamorosamente dà la percezione che, alle volte, le stagioni sono destinate ad andare in una certa direzione.  È capitato alla Reggina quest'oggi, capace di giocare a una porta per 70'/90' di partita e concedersi le solite pecche sotto porta con un errore difensivo. Ingredienti da solito copione a cui si aggiunge una punta di tragicomico: nel 2014 la Reggina ha calciato due rigori, entrambi sbagliati tra il 91' e il 93' (Gerardi con il Cittadella, ndr.).

LE FORMAZIONI - Cozza prosegue con il 4-3-3 in cui Di Lorenzo si posiziona al centro della difesa, Ungaro dirottato a destra con Masini al centro dell'attacco. Dall'altra parte Cucciari risponde con quello che, sulla carta, viene interpretato come 4-3-3 per poi presentarsi su terreno di gioco con un atipico 4-1-3-2 ove Raffaello si colloca sulla linea di Prevete e Cerrai con Capodaglio frangiflutti davanti la difesa.

IL PRIMO TEMPO - Gli amaranto partono con il piede schiacciato sull'acceleratore: Di Lorenzo sembra intenzionato a reinventarsi goleador dopo la moltitudine di ruoli applicati in questo inizio di campionato. Al 10', da buona posizione, per poco non beffa Rossi. Qualche minuto più tardi tocca a Masini (13') sfiorare la via del gol: lancio dalle retrovie, colpo al volo e palla che sfiora di un niente il palo.  È il preludio al vantaggio: Rizzo innesca con un lancio millimetrico Adriano Louzada; l'attaccante brasiliano si fa beffe della retroguardia capitolina e trafigge l'incolpevole Rossi regalandosi la prima gioia da Professionista con la maglia della Reggina. Trovato il vantaggio la squadra calabrese non si culla sugli allori e continua a macinare gioco per bissare: Insigne non sembra ispirato, Louzada ubriaca gli avversari con serpentine varie ma manca nell'ultima giocata mentre Masini inizia il suo nuovo capitolo di imprecisioni sotto porta. All'intervallo Kovacsik rischia di passare per "portoghese" avendo assistito alla sfida senza mai essere chiamato in causa.

IL SECONDO TEMPO - Cucciari striglia i suoi e ridisegna la Lupa tornando alla normalità: Raffaello alzato sulla linea degli attaccanti, Tajarol riferimento centrale e Perrulli largo sulla sinistra, nonché la zona di competenza di Ungaro. Troppo diverso il passo dei due calciatori, il capitolino beffa più volte il difensore amaranto e al 52' confeziona l'assist vincente per Raffaello: Di Lorenzo chiude su Tajarol, Karagounis stringe troppo la diagonale e dimentica Raffaello, tutto solo per depositare in gol. Il Granillo è ghiacciato, Cozza inizia a prevedere un'altra di quelle serate da accantonare quanto prima. E la Lupa prende coraggio: tra il 53' e il 64' Perrulli chiama due volte agli straordinari Kovacsik bravo a dire sempre di no. Sono gli ultimi attacchi degli ospiti prima di ritrovare Masini dalle parti di Rossi, ancora una volta impreciso (clamoroso il colpo di testa da due passi, ndr.). Dentro Viola per Louzada, la Reggina perde smalto ma rischia di passare all'ultima curva: Insigne brucia Celli, si incunea in area di rigore e viene steso da Cascone. Dagli undici metri, al 91', ci va il capocannoniere del girone C: il tiro è preciso, anche troppo. Rossi spiazzato, palla sul palo e pareggio finale.

La Reggina teneva particolarmente a questa partita da poter dedicare al compagno di squadra, Daniel Leone, non in uno dei momenti più belli della propria vita. L'imprecisione e la "sfortuna" (un rigore calciato bene, ndr.) hanno impedito agli amaranto di portare a casa tre punti decisamente meritati...