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ISCHIA-REGGINA - Cambiano i "piatti" non il risultato: continua la collezione di figuracceTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 22 novembre 2014, 19:31Punto di Vista
di Giovanni Cimino
per Tuttoreggina.com

ISCHIA-REGGINA - Cambiano i "piatti" non il risultato: continua la collezione di figuracce

Ennesima figuraccia per la Reggina. Cambiano gli allenatori, non i risultati. Appare persino inutile parlare di calcio, tattiche e quant'altro concerne il calcio giocato. Quando una squadra perde contro un'Ischia in crisi profondissima, che ha perso sei gare nelle ultime sei partite giocate, che veniva da un cambio di allenatore, che non aveva mai vinto in casa e che vantava il peggiore attacco del girone, quando si verificano errori clamorosi sotto porta e espulsioni che manco nelle partitelle tra amici del giovedì si vedrebbero, allora tutti i commenti vengono in secondo piano. Questa Reggina affonda, non si rialza e onostamente non riusciamo ad intuire in che modo si possa mantenere la categoria: si è entrati in un vortice di negatività acuta dalla quale appare impossibile rialzarsi.

LE SCELTE DI TORTELLI - In attesa di capirne di più su chi guida questa squadra, in panchina ci va Tortelli, la faccia la mette lui, prima, durante e dopo. Dal primo minuto ci sono in contemporanea Insigne, Di Michele e Louzada, con la difesa a quattro, inattesa alla vigilia. Gli ospiti si presentano con un 4-4-2 che nelle intenzioni deve pungere con la velocità di Insigne sulla sinistra e con la verve della coppia Di Michele-Louzada.

Ischia con il 3-4-3 alla prima di Agenore Maurizi, arrivato mercoledì al capezzale della squadra campana.

PRIMO TEMPO - Due squadre che sin da subito appaiono spaventate di non scoprirsi e le occasioni da gol sono pochine. La prima dopo sei minuti, quando Fiandaca ci prova da fuori area, blocca facile Kovacsik. 

La Reggina giochicchia, in mezzo al campo c'è tanto movimento inutile, mentre la difesa chiude tuto sommato bene sui rapidi Schetter e Ciotola, oltre che sul lungagnone ex Hinterreggio Cruz.

Al 34', buona discesa di Di Lorenzo sulla destra, palla in mezzo per Di Michele, che controlla bene e dal centro del'area di rigore manda maldestramente sopra la traversa.

Gli amaranto potrebbero pungere in velocità, visto che la difesa di casa non appare proprio un fulmine di guerra, ma Di Michele e Louzada cincischiano. Buona la lena del giovane Salandria, peraltro schierato in un ruolo non suo, che però interpreta abbastanza bene.

La partita svolta nel finale di frazione, quando la Reggina si divora l'impossibile. Impagliazzo perde palla sulla trequarti, Di Michele serve Salandria, che mette la palla in mezzo: difesa che respinge corto e Louzada si ritrova con tutto lo specchio della porta a disposizione, perde il tempo e si fa respingere il tentativo di conclusione dal portiere, fallendo una facile occasione. Un minuto dopo, Insigne si beve Emperur e invece di piazzare la palla all'angoletto, esalta il portiere Giordano facendogli guadagnare il sette in pagella.

Al 44', quasi gol dell'Ischia, con il traversone di De Agostini dalla sinistra, Schetter da due metri si vede volare Kovacsik, che salva i suoi con un gran riflesso.

SECONDO TEMPO - Regola non scritta del gol sbagliato, gol subito, che si materializza dopo pochi istanti dall'avvio della ripresa. Ancora un cross di De Agostini, figlio dell'ex terzino Luigi della Nazionale italiana, Ciotola solo soletto nell'area piccola colpisce a botta sicura trovando la traversa, palla che cade su Kovacsik e oltrepassa la linea bianca, senza che l'estremo difensore ospite possa evitare la segnatura, 1-0 Ischia.

Al 52' il raddoppio. Solito atteggiamento passivo della Reggina, botta da fuori di Fiondaca, sfera che sbatte davanti a Kovacsik proteso in presa, palla che sguscia sotto il corpo del'ungherese e si insacca in rete, 2-0 e partita in ghiaccio..

Due minuti dopo, Dall'Oglio, dopo un falo concesso a favore della Reggina, si becca il secondo giallo, lasciando in dieci i suoi, emulando così il compagno Rizzo: due espulsioni tragicomiche, segno del momentaccio della Reggina Calcio e ci fermiamo qua...

Ci sarebbe il tempo e lo spazio per reagire, ma tutto si condensa in un tuffo di testa di Louzada, che viene imbeccato dal traversone di Karagounis.

Al 76', con l'Ischia che tiene la partita in punto, Gerevini viene smarcato da Bulevardi in area di rigore, ma il suo diagonale da buona posizione termina a lato non di molto.

Prima del fischio finale, Viola si fa parare una conclusione da buona posizione.

E' proprio un incubo senza fine, è proprio un vortice dove non si intravede via d'uscita.

COMMENTO - Paradossalmente c'è poco da dire. Parla chiaro il campo, parlano chiaro le prestazioni, parlano chiaro le sconfitte, i numeri, le espulsioni, le non reazioni e quant'altro. Accusare, puntare il dito, additare, oggi, appare come uno sparare sulla Croce Rossa. Resta solo da dire che così si va in D già a gennaio, un pò come sulla falsariga dello scorso torneo. Se c'è una soluzione drastica, se c'è una soluzione ultima da adottare, la si adotti e si provi a spezzare questo andazzo assolutamente nefasto. Se c'è la volontà di salvare quel poco di valido che ancora resta, lo si faccia ora, subito. Collezionare magre figure, diventare la Cenerentola dela Lega Pro, mortifica l'intera storia Centenaria della Reggina: non è giusto, non va bene, i tifosi amaranto non lo meritano affatto.