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IL FUTURO DELLA REGGINA - L'esigenza di guardare al futuro e di affidarsi alle persone giuste: dirigenza messa in guardiaTUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
giovedì 21 aprile 2016, 15:20Punto di Vista
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

IL FUTURO DELLA REGGINA - L'esigenza di guardare al futuro e di affidarsi alle persone giuste: dirigenza messa in guardia

"Non c'è futuro senza passato", è una massima inevitabile per una società calcistica, che ha bisogno di radici e fondamenta solide e stabili. Il passato non deve però essere un ostacolo insormontabile sul cammino per un futuro ricco di soddisfazioni.

Il futuro di questa nuova Reggina è più che mai nebuloso e imprevedibile. Praticò è tirato dalla giacca da più parti. "Vogliamo il nome", "Vogliamo il blasone", "Vogliamo questo e vogliamo quello", la genesi della nuova società è stata inevitabilmente funestata da troppe parole e da troppe teste che volevano qualcosa che gli è stato negato negli ultimi anni. Nel vuoto di potere che si è creato nel post-Foti, è stato conseguenziale sentire tante voci che si sono sentiti incoraggiati dal dire la propria e magari dal voler imporre la propria volontà.

Il futuro della nuova squadra passa però anche da un dettaglio di non poco conto. Ai posti che contano vanno messi gli uomini giusti, non quelli che hanno stampato sulla schiena qualche pedigreè di qualche "banda". Se uno è bravo e conosce contesti e situazioni, allora non va discusso, va solo collocato nel posto a lui adeguato. Se Praticò non si farà tirare dalla "giacchetta", il primo passo verso il futuro sarà presto fatto. Poi, le scelte attuali sono inevitabilmente contestabili dagli eventi del campo, ma questo è un altro discorso.

Per fortuna a distrubuire meriti, medaglie e onori, non è la solita autoreferenzialità tutta reggina, ma il campo appunto e le vittorie. Nessuno può dire di essere soddisfatto della stagione della Reggio Calabria, ma non perché nella dirigenza c'è qualcuno che ci è antipatico o perché "non hanno messo il nostro amico al posto di controllo", ma perché il campo ha detto che questa squadra è distante 20 punti dalla prima e che, esempio, il mercato amaranto è stato carente e la gestazione della nuova realtà parecchio discutibile.

Poi, come siamo tutti consapevoli, quando questa squadra o qualsiasi altra che non si chiami Reggina Calcio 1986, ma ne prenda in mano il testimone, arriverà a vincere un campionato o qualche gara sentita, allora tutti diranno in coro: "Io l'avevo detto".