La storia dell'Hinterreggio Village: dalle stelle ai vandali

Quella dell'Hinterreggio Village è il simbolo triste delle strutture sportive della città.

La mancanza di una visione negli ultimi decenni, ha vanificato la possibilità di crescita di alcuni gioielli che sono stati fiore all'occhiello per tutto il Sud Italia. Nella città di un Palasport che in poche potevano vantare, nella città di un Centro Sportivo che nei primi anni '90 non avevano le grandi squadre di calcio della A, oggi bisogna assistere alle tristi scene di impianti vandalizzati e addirittura dati alle fiamme.

L'Hinterreggio Village ha rappresentato per breve tempo, un altro gioiello da tutelare e far crescere. Pensato e ideato dall'ex patron dell'omonima società calcistica giunta al Professionismo, ha rappresentato un'alternativa importante e punto d'incontro per tanti giovani.

Le disgrazie sono iniziate quando il ciclo Hinterreggio si è avviato verso la conclusione. Con l'addio del sodalizio biancoazzurro, ha rapidamente iniziato la caduta libera, sino alle tristi vicende degli ultimi giorni.

La chiusura forzata dell'attività, visto le vicende giudiziarie che ne hanno interessato l'esistenza, ha favorito la stupidità (resta da vedere se volontaria o meno) di soggetti che hanno scorrazzato a piede assolutamente libero. 

La sua storia era iniziata nel 2011, quando la squadra aveva ottenuto il salto in Lega Pro. Dotato di sette campi, tra cui uno regolamentare a undici con annessa illuminazione. Non mancano ovviamente gli spogliatoi e i vari campetti di calcio a 5, utilizzati sopratutto dalla collettività. 

Il Centro ha subito il blitz dei vandali, che ne hanno danneggiato le suppellettili, tanto da indurre ad una stima dei danni attorno alle 200mila euro. Ieri un'incendio ha interessato la segreteria del Centro e i locali cucina.

Un simbolo buono dell'imprenditoria reggina, calpestato, distrutto.