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tmw / reggina / L'angolo dei Tifosi
L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mailTUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
sabato 23 luglio 2016, 09:25L'angolo dei Tifosi
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

Ecco le mail dei tifosi sul momento della Reggio Calabria.

Potete inviare le vostre mail a tuttoreggina@libero.it.

Caro Direttore,

ho letto nel suo articolo - REGGINA - Galigani sul ripescaggio amaranto: "Tradizione sportiva amaranto, baluardo insormontabile per tutte le avversarie ripescabili" - che, appunto, il signor Galigani in un suo editoriale avrebbe lasciato credere che con l'acquisizione della Reggina Calcio da parte del Signor Praticò la strada verso il ripescaggio sarebbe stata spianata,  attribuendo, quindi,  a tale episodio il "merito" di un sicuro  ripescaggio.

Ora mi chiedo e le chiedo (domanda naturalmente prettamente retorica): "Ma le norme federali circa l'attribuzione di diritti sportivi non fanno riferimento al trascorso sportivo della città, senza tenere alcun conto,  né esplicitamente né implicitamente, delle  vecchie società?"

Se ciò è vero, come è vero, cosa centra l'acquisizione   della Reggina Calcio con un eventuale ripescaggio? 

Certamente NULLA!

La graduatoria sul ripescaggio da lei pubblicata e fin troppo eloquente.

Quella del signor  Galigani e solo sterile retorica?

Retorica che comprensibilmente può esaltare l'animo del tifoso, ma che non dovrebbe  più di tanto "solleticare" l'interesse dei giornalisti, i quali dovrebbero o potrebbero sì riportare la notizia, ma dandole il giusto peso  magari sforzandosi ad un commento critico privo di espressioni barocche.       

Il pensiero del signor Galigani potrà fare anche audience, ma circa "...ad  affidabilità di giudizio e aderenza dei fatti.", almeno in questo caso, direi proprio di no, non ci sta.

Cordialmente

Piero

LA REDAZIONE RISPONDE: Piero, la sua osservazione è corretta, ma probabilmente il direttore Galigani non voleva imbattersi nell'errore di considerare la Reggina dopo il fitto aziendale della vecchia società. Galigani, infatti, è stato tra i ds interpellati l'anno scorso da Praticò per entrare nell'allora neonato club. Del resto, bando a tutte le cose che sono state scritte, l'attuale SSD è la naturale e conseguente continuazione della Reggina, in primis a livello federale e poi dai fatti.

Caro direttore,

in merito alle "conseguenze" del fitto d'azienda vorrei precisare alcuni punti.

Premesso che non è dato sapere se è stato dato in affitto tutta l'azienda Reggina Calcio o un ramo di essa, considerato che il comunicato dei curatori fallimentari è stato molto  scheletrico, anche se dalle interviste rilasciate ai media si potrebbe ipotizzare il fitto di tutta l'azienda.

Era ed è estremamente ovvio che con il fitto si fosse trasferito il settore giovanile della Reggina Calcio che è l'unica attività della società e la sua  unica destinazione.

E' ovvio che i termini del fitto saranno meglio specificati nel contratto che si andrà a stipulare.

E' ovvio che il fitto d'azienda s'inquadri tra i trasferimenti d'azienda, per cui va disciplinato,   dalle norme che a  quest'ultimi fanno riferimento, se non è prevista la deroga, oltre che dalle norme fallimentari.

I contratti in itinere, nel caso di fallimento, sono  disciplinati dall'articolo 70 e seguenti della legge fallimentare.

Però esiste, eccome se esiste, la norma, più di una in verità,  "che obbliga la società che rileva, seppur in affitto, il ramo d'azienda di un'altra società, a mantenere il personale del vecchio club". E' questa norma , peraltro ad hoc, si riscontra nell'articolo 2112 del codice civile dal titolo "Mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d'azienda"

L' articolo 104-bis della legge fallimentare dal titolo "Affitto dell'azienda o di rami dell'azienda", al secondo capoverso, pone l'accento su  "...avuto riguardo alla conservazione dei livelli occupazionali..."

Senza considerare poi i rapporti sindacali.

Infine l''eventuale procedura preventiva di licenziamento messa in atto dai curatori, qualora fosse stata attuata in questo caso, potrebbe portare a lunghi  contenziosi.

A prescindere dall'aspetto normativo,  valutando quello della funzionalità delle aziende, in primis della Reggina Calcio,  la gestione di un numero così consistente di giovani calciatori (Reggina Calcio + Urbs Reggina) non potrà prescindere da un numero adeguato di istruttori e tecnici.

Per quanto riguarda, invece, l'accollo dei debiti sportivi, considerando il  caso di utilizzo del nome di una società oberata dal debito ed in fase di fallimento, non è proprio cosi certo che si sarebbe esenti qualora si partecipasse ad un campionato di calcio anche senza trasferimento del titolo sportivo.

Riportandoci  alla mia precedente e-mail,  il motivo era quello di  stemperare i toni di giubilo circa il fitto d'azienda come se assistessimo ad una sorta di fusione di aziende, per cui sarebbe  possibile attribuire alla "fusione" il nome di Reggina Calcio.

Bisogna rilevare che qualora venisse concesso alla ASD Reggio Calabria di  utilizzare il nome della Reggina Calcio, il caso non sarebbe riconducibile né alle norme dell'articolo 52 delle NOIF  che tratta del titolo sportivo e del suo trasferimento solo in presenza della revoca dell'affiliazione né a nessun'altra norma delle stesso ordinamento in quanto inesistente.

Per cui un'eventuale richiesta di pagamento dei debiti sportivi, se si volesse utilizzare il nome di Reggina Calcio, sarebbe legittima e possibile per la FIGC. La convinzione di questa ipotesi si rafforza  specialmente se si dovesse arrivare alla richiesta di un nuovo titolo sportivo per la partecipazione alla Lega Pro, titolo che  la ASD Reggio Calabria non ha, ma che avrebbe, eventualmente, addirittura col nome di Reggina Calcio se i due eventi si concretizzerebbero.

Già l'iscrizione a campionati giovanili          (allievi e giovanissimi) non dovrebbe essere consentita alle società che presentano

"... situazioni debitorie nei confronti di Enti federali, società e tesserati",  giusta combinato disposto dell' articolo 27 e dell'articolo 28 comma 1 lettera b) del regolamento della Lega Nazionale Dilettanti.

??????

I punti interrogativi vanno interpretati.

Infine a prescindere, credo che siano tantissimi gli oneri che ci si accolla col fitto d'azienda ed  una società che dice di aver bisogno di tutti per disputare un'eventuale campionato di Lega Pro, potrebbe non sopportarli.

Cordialmente

Piero

LA REDAZIONE RISPONDE: Piero, è naturale che la Reggina 1914 non avrebbe mai e poi mai acconsentito a rilevare il debito sportivo della vecchia società e quindi non è questo il caso. Piuttosto, la società ha ritenuto opportuno andare ad acquisire diritti sul Centro Sportivo e sullo stesso marchio, di certo una doppia questione non di poco conto. Probabilmente era necessario tutelarsi da una serie di ulteriori mire da parte di altri soggetti verso la vecchia società.