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esclusiva

President's Cup all'Al Jazira, Cioffi: "Primo trofeo italiano in UAE"

ESCLUSIVA TMW - President's Cup all'Al Jazira, Cioffi: "Primo trofeo italiano in UAE"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Farinazzo/TuttoLegaPro.com
giovedì 2 giugno 2016, 17:482016
di Ivan Cardia

"Siamo soddisfatti, credo sia il primo trofeo che degli italiani vincono qui negli Emirati". L'Al Jazira degli italiani vince la UAE President's Cup. Ne abbiamo parlato con Gabriele Cioffi, ex difensore, fra le altre di Novara, Torino e Carpi, oggi assistant coach di Henk ten Cate presso la squadra di Abu Dhabi, in uno staff quasi tutto nostrano, guidato dal direttore sportivo Gianluca Nani: "Quasi certamente questo è il torneo più importante assieme al campionato. Credo che, Nani in testa e in generale tutto lo staff, si sia fatto non un buon lavoro, ma un lavoro straordinario. Non è facile lavorare in contesti così differenti, è davvero un grande risultato".

Aver lavorato nell'ambito di uno staff prettamente europeo può avervi facilitato il compito.
"Sì, questo sì. Ma comunque bisogna interagire con la cultura locale: in rosa abbiamo quattro stranieri, la maggior parte dei giocatori ha usi e costumi differenti. Parliamo di una professionalità molto diversa dalla nostra. Il direttore Nani ha fatto un lavoro mastodontico per cercare di mettere insieme queste differenze e dare tante alternative".

A proposito di differenze, quali sono quelle più evidenti tra il calcio europeo e quello degli Emirati Arabi Uniti?
"Se devo essere sincero, il livello me l'aspettavo più basso, penso che sia più o meno equivalente all'alta Serie B. I giocatori qui hanno contratti importanti, come tutti i calciatori - lo dico da ex - sono anche un po' viziati; però non hanno la pressione che hanno i loro colleghi in Europa. A parte le grandi partite, i tifosi sono comunque meno. Come pubblico è più simile a una Lega Pro che a una Serie A".

È servito quindi un grande lavoro per amalgamare la squadra.
"Sì, è normale che non si possa interagire con un calciatore arabo come con un calciatore europeo. Il grosso lavoro da questo punto di vista è stato fatto da Gianluca Nani che ci ha preparato: lui è arrivato qualche mese prima di me, Pasini e Neri, ha preparato il terreno".

Qualche giocatore pronto per il salto nel calcio europeo?
"Ci sono diversi giocatori bravi che potrebbero fare la loro bella figura nel Vecchio Continente. Però dovrebbero superare alcune difficoltà: non sono abituati, soprattutto a livello ambientale. Ali Mabkhout, il nostro attaccante, è uno dei migliori giocatori, ha doti straordinarie; ovviamente Farfan, che è un giocatore straordinario. Ce ne sono diversi, io sono rimasto sorpreso, Abdullah Mousa e Ali Khaseif, il portiere, che è un po' il Buffon degli Emirati".

Però?
"Però bisogna vedere come si possano adattare agli allenamenti, al trasferimento, a tante differenze non solo a livello climatico ma anche a livello culturale".

Per quanto ti riguarda, rivedremo Cioffi in Europa?
"Beh, ho lavorato più di un anno in Australia, ora grazie a Nani ho fatto questa esperienza meravigliosa. Abbiamo già parlato di rinnovo, per me come per tutto lo staff. Credo che adesso per me questa sia una scuola importante; poi è ovvio che se si possono creare le possibilità di tornare in Europa, che sia l'Italia o l'Inghilterra. Nel caso, le valuterei e le valuteremmo se dovessero maturare in tempi futuri".

Abbiamo saputo che lo sceicco legge TuttoMercatoWeb.
"Onestamente sono rimasto sorpreso anche di questo: loro guardano partite su partite, sono davvero fanatici del calcio europeo. Più di una volta io, Nani o altri italiani abbiamo dovuto tradurre le notizie che arrivavano dall'Italia, specie se parlavano di noi".

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