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TMW RADIO - Donadel: "MLS stupenda, Drogba calciatore incredbile"

TMW RADIO - Donadel: "MLS stupenda, Drogba calciatore incredbile"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 13 luglio 2016, 14:212016
di Ivan Cardia

Ospite di #Italians - Fuori dai confini su TMW Radio, l'ex centrocampista di Parma e Fiorentina, oggi al Montréal Impact, Marco Donadel ha parlato della sua esperienza oltreoceano: "Ora siamo in piena stagione, proprio a metà: qui si inizia a marzo e si finisce con la finale a inizio dicembre".

A livello personale come sta?
"Sto bene, rientro da un infortunio lungo, già mi alleno con la squadra e probabilmente sabato sarò pronto. Giocheremo contro il New York City di Pirlo, sarà una bella sfida perché loro sono primi e noi terzi con alcune partite da recuperare, vincendo potremmo diventare primi".

A proposito di Andrea Pirlo, ha avuto modo di parlargli: come va il suo ambientamento?
"Diciamo che l'anno scorso non è arrivato nel momento migliore per la sua squadra e anche a livello fisico non era al meglio perché aveva appena finito la stagione. Fisicamente devi stare molto bene, perché o ci sono giocatori di altissima qualità che possono giocare a ritmo basso oppure giocatori con meno qualità che però tengono un ritmo altissimo. La vera difficoltà della MLS è l'assenza di uno stile di gioco chiaro, a seconda della squadra che incontri puoi trovare un modo di giocare molto diverso. Lui è arrivato in una squadra nuova, non ancora strutturata per un campionato di vertice, per questo ha avuto qualche difficoltà all'inizio però lui mi ha detto che si trova benissimo. E anche a livello calcistico quest'anno stanno andando molto bene, l'ho visto molto contento della scelta".

Il contesto fa molto.
"Quello che affascina è quello che si crea attorno al calcio, un modo molto americano di vivere il mondo del pallone".

Ha avuto modo di incontrare Mancosu, un altro connazionale che vi ha raggiunto a Montreal?
"Sì, l'ho visto la scorsa settimana quando è arrivato, è arrivato la mattina e la sera è andato a Salt Lake City facendo dieci ore di viaggio. L'ho solo salutato ed era molto contento, l'ho lasciato in mano alla grandissima famiglia di calciatori che parlano italiano. Secondo me ci darà una mano, abbiamo bisogno di un calciatore che vada negli spazi e finalizzi l'azione".

Tornando a lei, quali sono i suoi progetti, quanto resterà
"Io sono arrivato due anni fa, ho ancora un altro anno di contratto. Penso che rimarrò il più possibile perché mi trovo bene sia in campo che fuori, se vai all'estero in alcuni campionati forse scadenti non è il massimo. Qui invece devi allenarti tanto, le partite sono vere perchè se non giochi al 100% fai brutte figure. Devi prepararti, c'è la tensione di cui un calciatore vive. Poi il contorno è bellissimo, il Canada è stupendo e la mia famiglia è davvero contento. Ovvio che quando arrivi a gennaio e devi rimanere fino a dicembre diventa un po' duro non tornare in Italia per 11 mesi consecutivi. Per il futuro, mi piace giocare a calcio e spero di farlo il più possibile, penso di tornare in Italia perché comunque mi manca".

Ultima curiosità: come è giocare a calcio e dividere lo spogliatoio con un campione come Drogba?
"Quando è arrivato lo osservavo come se fosse un marziano, quando ce l'hai in spogliatoio e ci parli, penso che abbia una personalità straripante. Tutto quello che fa a livello calcistico deriva da questa personalità incredibile: anche se è stanco a livello fisico riesce ad andare oltre, ha sempre la cattiveria e la determinazione. Riesce ad andare oltre il limite, questa cosa lascia senza fiato. Questa personalità, mista all'umiltà calcistica, è per noi molto importante".

In Italia continuano a circolare le immagini del gol al Columbus.
"Sì, il mio ruolo è di dare equilibrio, ogni tanto la palla arriva e ci provo, ho pescato il jolly. Forse ci dovrei provare di più, razionalmente a trenta metri non pensi di avere grandi possibilità. Ogni tanto però arriva l'incoscienza e qualche volta va bene".