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Due finali per scrivere la storia. Gasp ha l'arma in più: El Bilal Tourè trascinerà la Dea?
Il 2 giugno 1963 l'Atalanta conquistava il primo e unico trofeo della sua storia, battendo il Torino in finale di Coppa Italia. Un'impresa storica, che la Dea ha sfiorato altre due volte negli ultimi sei anni. Gian Piero Gasperini spera di infrangere il tabù nelle prossime settimane e avrà due occasioni per riuscirci: mercoledì prossimo la sfida dell'Olimpico contro la Juventus, mercoledì 29 maggio quella di Dublino contro il Bayer Leverkusen.
Un titolo per entrare nella storia e che sarebbe assolutamente meritato per un club che ha svolto un lavoro eccellente su tutti i fronti ed è diventato una realtà non sono in ambito nazionale, ma soprattutto in Europa. Una squadra temuta e rispettata da tutti, che ora finalmente può raccogliere i frutti di un percorso straordinario, cominciato nel 2016 insieme al tecnico di Grugliasco.
Nessuno, come Gasperini, ha saputo valorizzare così tanti giocatori in questo periodo. L'elenco è lunghissimo, gli ultimi della lista sono sicuramente Matteo Ruggeri, Teun Koopmeiners e Charles de Ketelaere. Ma le speranze sono tutte riposte in Gianluca Scamacca e nel suo nuovo vice, El Bilal Touré: frenato da un infortunio che gli ha impedito di giocare fino a febbraio, il maliano può diventare un fattore importante nelle ultime partite stagionali: in 11 presenze e poco più di 300' a disposizione ha già dimostrato di valere i quasi 30 milioni pagati in estate all'Almeria, segnando 3 reti (una ogni 106'). La condizione cresce, la fiducia anche: sarà lui l'arma in più per sollevare finalmente una Coppa?
Un titolo per entrare nella storia e che sarebbe assolutamente meritato per un club che ha svolto un lavoro eccellente su tutti i fronti ed è diventato una realtà non sono in ambito nazionale, ma soprattutto in Europa. Una squadra temuta e rispettata da tutti, che ora finalmente può raccogliere i frutti di un percorso straordinario, cominciato nel 2016 insieme al tecnico di Grugliasco.
Nessuno, come Gasperini, ha saputo valorizzare così tanti giocatori in questo periodo. L'elenco è lunghissimo, gli ultimi della lista sono sicuramente Matteo Ruggeri, Teun Koopmeiners e Charles de Ketelaere. Ma le speranze sono tutte riposte in Gianluca Scamacca e nel suo nuovo vice, El Bilal Touré: frenato da un infortunio che gli ha impedito di giocare fino a febbraio, il maliano può diventare un fattore importante nelle ultime partite stagionali: in 11 presenze e poco più di 300' a disposizione ha già dimostrato di valere i quasi 30 milioni pagati in estate all'Almeria, segnando 3 reti (una ogni 106'). La condizione cresce, la fiducia anche: sarà lui l'arma in più per sollevare finalmente una Coppa?
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