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Roma, quale DS? De Rossi vota Burdisso, il dirigente che nel 2019 coronò il suo sogno
Nicolas Burdisso lascerà la Fiorentina al termine di questa stagione. Dopo esser stato a un passo dal divorzio dal club viola la scorsa estate, il dirigente argentino ha deciso di smarcarsi dall'attuale dirigenza gigliata per un ruolo, altrove, di maggiore responsabilità. Da mesi Burdisso sta sondando il terreno per capire dove poter portare avanti la sua carriera di dirigente e nelle ultime settimane ha trovato terreno fertile dalle parti di Trigoria dove, da metà gennaio, José Mourinho ha lasciato il posto al suo grande amico Daniele De Rossi.
De Rossi prima della gara di giovedì scorso contro il Milan ha trovato l'accordo con i Friedkin per restare alla guida della Roma anche dopo la fine di questa stagione. E De Rossi, in queste settimane, ha dato più di qualche indicazione alla proprietà sul dirigente da inserire nell'organigramma per sostituire Tiago Pinto: non ha nascosto il nome del suo preferito, è quel Nicolas Burdisso con cui da calciatore ha condiviso lo spogliatoio per cinque anni e che da dirigente - nell'estate 2019 - gli rese possibile l'avventura al Boca Juniors.
Un trasferimento che fece grande rumore, inusuale, che al termine della breve avventura di De Rossi a Buenos Aires lo stesso Burdisso motivò così: "Il Boca Juniors era una squadra ben costruita ma in Argentina non c'è l'organizzazione di gioco che c'è in Italia. Servono giocatori formati, che possono portare quell'organizzazione. E Daniele era perfetto. Inoltre, è riuscito anche a coronare uno dei suoi sogni più grandi venendo in Argentina".
De Rossi ritroverebbe Burdisso molto volentieri. Per Burdisso, la Roma sarebbe lo step ideale per proseguire con sempre maggiore ambizione la sua carriera da dirigente. Ma come sempre l'ultima parola spetta a Dan e Ryan Friedkin, i proprietari del club che quattro mesi dopo la decisione di Pinto di fare un passo indietro non hanno ancora annunciato il suo sostituto.
De Rossi prima della gara di giovedì scorso contro il Milan ha trovato l'accordo con i Friedkin per restare alla guida della Roma anche dopo la fine di questa stagione. E De Rossi, in queste settimane, ha dato più di qualche indicazione alla proprietà sul dirigente da inserire nell'organigramma per sostituire Tiago Pinto: non ha nascosto il nome del suo preferito, è quel Nicolas Burdisso con cui da calciatore ha condiviso lo spogliatoio per cinque anni e che da dirigente - nell'estate 2019 - gli rese possibile l'avventura al Boca Juniors.
Un trasferimento che fece grande rumore, inusuale, che al termine della breve avventura di De Rossi a Buenos Aires lo stesso Burdisso motivò così: "Il Boca Juniors era una squadra ben costruita ma in Argentina non c'è l'organizzazione di gioco che c'è in Italia. Servono giocatori formati, che possono portare quell'organizzazione. E Daniele era perfetto. Inoltre, è riuscito anche a coronare uno dei suoi sogni più grandi venendo in Argentina".
De Rossi ritroverebbe Burdisso molto volentieri. Per Burdisso, la Roma sarebbe lo step ideale per proseguire con sempre maggiore ambizione la sua carriera da dirigente. Ma come sempre l'ultima parola spetta a Dan e Ryan Friedkin, i proprietari del club che quattro mesi dopo la decisione di Pinto di fare un passo indietro non hanno ancora annunciato il suo sostituto.
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