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tmw / roma / Top e Flop
Genoa-Roma 2-3 - Top & Flop
martedì 3 maggio 2016, 22:20Top e Flop
di Gabriele Chiocchio
per Vocegiallorossa.it
fonte Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio

Genoa-Roma 2-3 - Top & Flop

TOP

SUPER-SUB - La Roma vince la partita grazie agli ingressi dalla panchina: Francesco Totti fredda Lamanna con un bolide su punizione, Edin Džeko favorisce la soluzione lunga per indebolire la difesa del Genoa e serve a Stephan El Shaarawy un cioccolatino che va solo scartato e gustato.

DIE HARD - All’improvviso, la Roma si scopre dura a morire: quella contro il Genoa è la seconda vittoria ottenuta dopo essere andati sotto nel punteggio, oltretutto consecutiva visto che la precedente era quella contro il Torino di due turni fa.

A CORPO APERTO - Contro il Napoli erano state le sue manone a impedire a Gonzalo Higuain di andare in gol, contro il Genoa è tutto il corpo di Wojciech Szczęsny a chiudere la porta in faccia a Diego Capel, pronto a suonare la sveglia di una Roma ancora vogliosa di sognare il secondo posto.

GENOVA PER MOMO - Quello del Luigi Ferraris è un campo amico di Salah: l’egiziano è andato infatti a segno sia nel match esterno con la Sampdoria, che oggi contro il Genoa, riuscendo a infilare entrambe le porte dello stadio genovese.

UN ALTRO FALSO NUEVE - L’intuizione di Luciano Spalletti di lanciare Radja Nainggolan nel ruolo di compagno di merende di Perotti in avanti si sta rivelando vincente. Il belga fa praticamente tutto ciò che un numero 9 è deputato a fare, tranne la conclusione: pressione, aperture, giocate in verticale, difesa del pallone. Totale.

BENTORNATO KEVIN - “Strootman gioca. Titolare”. Avesse aggiunto “per 90 minuti e i recuperi”, Spalletti avrebbe causato la caduta di qualche mascella. Strootman invece la mascella la usa per mordere (figuratamente) le caviglie avversarie (e magari un paio di denti in più avrebbero impedito a Rincon di aprire l’azione dell’1-1, ma il rodaggio è ancora da completare) e urlare (concretamente) le sue ragioni in faccia agli avversari, prima di tutto il fastidiosissimo Pavoletti con cui ingaggia più di un duello. Il tutto, non mostrando il minimo cedimento dopo quindici mesi dall’ultima da titolare.

BENEDETTO EX - A firmare il punto della vittoria è Stephan El Shaarawy, che nel Genoa ci è cresciuto e con cui ai tempi della Primavera diede un dispiacere alla Roma di Alberto De Rossi. Esultanza abortita, ma solo la sua.

FLOP

UN GOL NON SI NEGA A (QUASI) NESSUNO - Delle tre avversarie rimaste dopo il match col Napoli, unica squadra incapace di segnare alla Roma sia all’andata che al ritorno, solo il Genoa doveva ancora battezzare la porta di Szczęsny. La reti di Panagiotis Tachtsidis e Leonardo Pavoletti, oltre a negare ancora una volta il clean sheet al portiere polacco, portano a 18 su 19 il numero delle squadre andate a segno almeno una volta contro i giallorossi in Serie A.

GIOCO DI MANI… - Tanta sfortuna per la Roma contro i villani avversari: dopo la manata di Higuain rimasta impunita, stessa sorte viene riservata a quella di Izzo su El Shaarawy, che sarebbe potuta valere un calcio di rigore.

SORPASSO A DESTRA - Precisamente la fascia difensiva della Roma, dove Maicon fatica tantissimo a contenere gli assalti e soprattutto a rispondere all’offensiva. Dal suo lato arrivano entrambi i gol del Genoa, con due assistman diversi: prima Laxalt e poi Rincon.

MALEDETTO EX - Per l’ottava volta in questo campionato arriva un gol da un ex della partita: a Politano, Destro, Pepe, D’Alessandro e Borriello (in gol addirittura tre volte tra andata col Carpi e ritorno con l’Atalanta) si aggiunge Panagiotis Tachtsidis, appena al secondo timbro stagionale.