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De Rossi: "Non c'è troppa differenza con la Juventus, sbagliato parlare dell'andata. Garcia ha sposato il progetto, ama la squadra"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 28 febbraio 2015, 19:55Interviste
di Gabriele Chiocchio
per Vocegiallorossa.it
fonte Sky Sport

De Rossi: "Non c'è troppa differenza con la Juventus, sbagliato parlare dell'andata. Garcia ha sposato il progetto, ama la squadra"

Daniele De Rossi ha rilasciato un'intervista a Sky Sport. Ecco le sue parole:

“Noi avevamo immaginato uno scenario di classifica diverso, speravamo fosse uno scontro diretto valido per superarli o allungare le distanze, fino a un mese e mezzo fa eravamo a distanze minime. Ci siamo addormentati. L’unica possibilità che abbiamo per riaprire il campionato è vincere. La pareggite? Non è un calcio difficile da riproporre, se lo puoi fare a novembre e dicembre lo puoi fare a gennaio. Gli infortuni ci hanno danneggiato, così come la Coppa d’Africa che non ci voleva proprio. È un momento di appannamento che ci può stare, alcune partite avremmo dovuto vincerle anche in situazioni non ottimali e ci avrebbero portato a un passo dalla Juventus. Se la Juve aggredisce di più? Non mi sembra che ci sia tantissima differenza, abbiamo avuto un’involuzione di gioco coi pareggi che hanno scavato la distanza tra noi e la Juventus. Anche loro hanno sofferto diverse partite, alcune le hanno vinte con le giocate. Nonostante stiano tenendo un ritmo incredibile, forse sono un po’ più umani rispetto agli ultimi tre anni. Comunicazione sbagliata dopo l’andata? Dopo la partita si è tutti un po’ nervosi, anche io che tifavo. In quel frangente non parlai ma mi trovai d’accordo con le parole di Francesco e dei compagni. L’errore forse è stato tornare su quella partita anche dopo e porla come unico problema, ora quella partita non è decisiva. A maggior ragione è assurdo parlarne oggi, se vogliamo riaprire il campionato dobbiamo vincere. Confronti con lo scorso anno? Avevamo stupito tutti, nessuno si aspettava il nostro exploit e le prestazioni venivano ingigantite, venivamo da due stagioni negative. Lo stupore faceva così che le nostre prestazioni sembrassero più belle e quest’anno è il contrario. Abbiamo fatto belle partite quest’anno e brutte l’anno scorso, risolvendole con fortuna e bravura, abbiamo continuato a giocare un buon calcio. C’è stato questo mese in cui abbiamo fatto fatica, in cui eravamo pochi, e bisogna andare avanti senza cercare colpevoli. Vinci lunedì, stai a sei punti e poi si vedrà. Bisogna continuare a galoppare senza più fermarsi, ci stimola molto dopo giovedì. Non è bello stare in panchina quando giochi 60 partite l'anno ma è inutile sbraitare se andiamo in panchina, altrimenti non si finisce più. Di partite ne ho fatte tante, capita di non giocare a volte. L'America? Può aspettare.Noi lavoriamo tutti uniti: squadra, staff e anche preparatore che quest'anno ha subito attacchi troppo pesanti. Garcia? Normale che si sia normalizzato, romanizzato. E' piacevole vedere che sposi questo progetto e che ami questa squadra. Non lo vedo cambiato, più va avanti più lo vedo voglioso di vincere qualcosa con la Roma”.