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BAIANO: "Salerno, Sannino è l'uomo giusto"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 25 luglio 2016, 12:00News
di ts redazione
per Tuttosalernitana.com

BAIANO: "Salerno, Sannino è l'uomo giusto"

Allenatore in seconda di Sannino a Varese, Siena, Palermo e Verona, Francesco Baiano conosce benissimo il nuovo tecnico granata ed il campionato di serie B, avendolo vinto due volte da calciatore con le maglie di Foggia e Fiorentina, aggiudicandosi anche il titolo di capocannoniere del torneo cadetto nella stagione 1990-1991. Sulle colonne del quotidiano La Città, l'ex attaccante di Empoli e Parma ha parlato proprio del trainer di Ottaviano che da quasi due settimane è alla guida della Salernitana.

È Sannino l’uomo giusto?

"Certo che si. Dopo un’annata così burrascosa porterà spirito di appartenenza e quella voglia di lottare fino al novantacinquesimo su ogni pallone. I tifosi vedranno una squadra che corre, che dà l’anima e lui sarà il primo condottiero. La gente se ne accorgerà molto presto: nell'area tecnica corre quanto i giocatori in mezzo al campo. Sembra un leone in gabbia ed in uno stadio caldo come l’Arechi sarà ancor tutto più amplificato".

Lei lo conosce come pochi.

"E’ un allenatore al quale piace moltissimo lavorare sul campo. Fa giocare bene le sue squadre, bravissimo nella fase difensiva. Ha tanta esperienza, è un allenatore completo e mi auguro che la società lo faccia lavorare serenamente. Certo, anche lui ha avuto qualche esperienza infelice. Ma quando gli hanno dato la possibilità di lavorare come piace a lui non ha mai fallito".

Fuori dal campo che tipo è?

"Ama il contatto umano, ama parlare con i tifosi e con la gente che segue la squadra. Non è uno che se ne sta da parte, anzi. Gli piace vivere la città, vedere le cose belle che lo circondano. Quando arriva in un posto se lo vive appieno".

Qual è il calcio che gli piace fare?

"Non ha un modulo standard, e questa forse è la sua vera forza, perché non s’è mai soffermato solo ed esclusivamente su uno solo schieramento. Mette sempre il gruppo avanti, vede quel che ha a disposizione e poi costruisce il vestito migliore per i calciatori. A Varese giocavamo quasi sempre con il 4-4-2; anche a Siena era quello il modulo di base ma spesso e volentieri cambiava volto alla squadra durante le gare, posizionandola con la difesa a 3, perchè ha una strepitosa capacità di leggere bene le situazioni in corso d’opera. Credo che anche a Salerno comincerà con questi due moduli, poi è normale che se c’è un trequartista che può fare la differenza in squadra cambia ancora. Però sono fiducioso e felice che abbia trovato un ds a cui piace" 

Al presidente Lotito piacerebbe giocare con il rombo.

"Senza soldati non si vincolo le guerre. Se verrà preso un trequartista capace di stravolgere le partite allora sarà l’allenatore a vedere come meglio sfruttarlo. Ma sono convinto che i singoli non ti facciano poi vincere tante gare, a meno che non si chiamino Messi o Ronaldo. Quindi, se bisogna sacrificare un modulo col quale sa lavorare molto bene per ritrovarsi con il rombo, è giusto almeno che ne valga la pena".

Lei è stato capocannoniere in cadetteria: gli attaccanti granata sono il valore aggiunto di questa squadra?

"Si, sono due giocatori che apprezzo molto. Per caratteristiche Donnarumma mi assomiglia un po’. Coda è una classica prima punta d’area di rigore, Donnarumma è uno al quale piace girare un po’ di più e spaziare. Sono bravi, possono fare la differenza in una categoria simile, però c’è sempre bisogno di una squadra che dietro funzioni bene".

Ha vinto due volte la serie B: cosa serve per fare bene in questo campionato?

"Mi auguro che venga fuori una miscela esplosiva. Sannino ama queste sfide, questo genere di piazze. Sono cose che lo caricano a pallettoni. Bisogna creare un’atmosfera magica tra allenatore e squadra e tra società e tifosi. Se succederà si potrà fare tanto".