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SOMMA: il suo racconto dell'esoneroTUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
giovedì 21 agosto 2014, 17:45News
di Marco De Martino
per Tuttosalernitana.com

SOMMA: il suo racconto dell'esonero

"Fabiani mi raggiunse a casa e mi comunicò la decisione. La motivazione? Troppe chiacchiere"

E qui arriviamo alle dolenti note. Dopo una serie lunghissima rivelazioni, aneddoti ed episodi, Somma palra del suo rapporto conflittuale con il direttore sportivo Fabiani ed in particolare di come è iniziato e com’è finito il rapporto di lavoro con la Salernitana: “Chi mi ha voluto a Salerno? Un amico comune ha sottolineato il mio nome a Fabiani, dicendo guarda per me devi prendere lui perché conosce una marea di giocatori. Arriviamo a domenica. La mattina faccio allenamento: dovevamo disputare un’amichevole contro dilettanti alle 9,30 ma non si poteva e la facemmo tra di noi. Intorno alle 13,30 già sono in treno verso Formia. Mi arriva un messaggio “Dove sei”, a cui rispondo “Sono in treno”. “Tra quanto arrivi?”, “Venti minuti e sono a casa”. “Allora ci vediamo lì”. “Se vieni a casa mia, che da quando ci conosciamo non ci sei mai stato, allora presumo che la cosa è seria”. “Abbastanza” fu la risposta. A casa mia c’erano mio genero mia figlia, mia moglie e mio fratello. Sentirono tutta la discussione. Finita la conversazione, mia moglie mi disse “sei un signore perché dovevi alzarti e cacciarlo di casa”.  Fabiani mi disse “Sei esonerato” e quando gli chiesi per quale motivo, mi rispose “Non lo so”. Non sono dimissioni, ma sono stato esonerato.

Poi mi disse che c’erano in giro troppe chiacchiere.  A quel punto io presi il telefono, lo richiamai chiedendo se potevo chiamare Lotito. Il presidente mi disse le stesse cose dette da Fabiani, ovvero ci sono troppe chiacchiere e abbiamo deciso così. Parli di problemi? Allora torna con me a Pizzoferrato, all’amichevole in cui ho fatto giocare un bambino. Non ho dormito per tre notti, ho rimontato il mosaico e sono arrivato a oggi con la massima serenità. E poi quello che diceva a me di non parlare, ora parla tutti i giorni su siti e giornali. Gli chiederei adesso di riflettere, di tornare al 17 agosto a mezzogiorno, e se rifarebbe di nuovo quello che ha fatto. Non credo”. Sono passate diverse ore prima che la comunicazione ufficiale dell’esonero venisse resa nota dalla società. Somma ne spiega il motivo: “Mi arriva la comunicazione tramite email in serata da parte dell’addetto stampa di un comunicato in cui si parla di dimissioni per motivi familiari. La mia famiglia è perbene, sta benissimo. Non ho accettato quel comunicato e così sono sbandati, non sapevano come gestire la cosa anche perché hanno capito che stava succedendo di tutto sul web. Nel frattempo –prosegue Somma- ho chiamato dieci, dodici giocatori e li ho ringraziati per essersi messi a disposizione, dicendo a tutti le stesse frasi. E tutti si sono detti dispiaciuti, anche con messaggi di affetto successivi. I giocatori sono vittime di questa storia e spero tifosi capiscano. Se tornassi indietro? Avrei potuto fare cose diverse, come cogliere i messaggi sibillini che venivano da fuori, e qualche leggerezza in meno la farei, come il prendere le difficoltà con un sorriso, che è stato interpretato come leggerezza di uno sprovveduto”.