SALERNITANA-MESSINA: immaginiamo di giocare la sfida

Ripartire. E’ questa la parola che anima i propositi della Salernitana alla vigilia dell’ultimo incontro del 2014 col Messina all’Arechi. Il ko di Barletta è giunto come un fulmine a ciel sereno: in pochi avrebbero pronosticato una sconfitta al Puttilli. Per vincere il campionato è chiaro che serva un rendimento superiore ai due punti a partita e la Salernitana lo sta mantenendo. Sarebbe di vitale importanza centrare i tre punti contro i peloritani per andare in vacanza avendo 40 punti in cascina: si potrebbe dire compiuto metà del lavoro in ottica promozione. Il Messina è, però, squadra che, nonostante, non stia brillando, riesce a rivelarsi avversario ostico anche per le compagini di alta classifica. Il Benevento, fermato sull’1-1 settimana scorso, è stata l’ultima della grandi che, in serie, sono state fermate dai ragazzi di Grassadonia.

Da un po’ di settimane a questa parte, l’ex giocatore ed allenatore della Salernitana sta adottando un pragmatico 4-4-2 che sta garantendo buoni risultati. Dall’altro canto Menichini pare ormai essersi convertito al 3-5-2, modulo che garantisce copertura al pacchetto arretrato e partecipazione di diversi effettivi alla manovra di gioco. C’è da scommettere che la zona nevralgica del campo sarà molto intasata: chi saprà impossessarsene, vedrà aumentare le proprie chances di vittoria. I granata, facendo leva su qualche limite palesato dalla difesa siciliana su palla inattiva (vedi gol subito da Scognamiglio contro il Benevento), potrebbero dare una prova delle proprie abilità in questo fondamentale di gioco: è arcinoto quanto nel calcio moderno siano decisivi gli studi per scardinare le difese avversarie a gioco fermo, Menichini lo sa bene e non è un caso che la Salernitana abbia siglato nove gol attraverso queste modalità. Il Messina non ha un rendimento esterno da far strabuzzare gli occhi (0,88 punti a gara), ma potrebbe tirare fuori motivazioni aggiunte, in virtù del fatto che, comunque, giocherà in casa della prima in graduatoria. La Salernitana, come di prassi nelle gare interne, dovrà attendere il momento propizio per gonfiare la rete nemica. La pazienza è la virtù dei forti e i granata vogliono confermarsi tali.