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ESCLUSIVA SN - Bertarelli ricorda Paolo Mantovani: "Eravamo i suoi figli calciatori"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
giovedì 11 ottobre 2012, 22:24Siamo in tanti, voci e canti...
di Mauro Bertarelli
per Sampdorianews.net

ESCLUSIVA SN - Bertarelli ricorda Paolo Mantovani: "Eravamo i suoi figli calciatori"

Indimenticato attaccante blucerchiato. Opinionista di lusso per Sampdorianews.net.

Ero e sono tuttora molto legato a tutta la famiglia Mantovani, da Enrico a Filippo e soprattutto Francesca, che mi ha fatto da madrina cinque mesi fa partendo direttamente da Genova, per questa famiglia nutro un profondo affetto e una vera amicizia.

Alla Samp arrivai nel ’92, l’anno dopo il Presidente si ammalò. Ricordo ancora oggi il momento della firma del contratto, ho in mente quella scena , fin da subito rimasi colpito dalla sua tranquillità, non lo conoscevo di persona, ma tutti me ne avevano parlato benissimo. A quei tempi venivo dall’Ancona, mi comprò la Juventus e arrivai subito alla Samp, andai a parlare del contratto con lui in sede, ebbi subito modo di conoscere la persona Paolo Mantovani, nel mondo calcistico non ci sono più persone come lui, senza voler togliere nulla a nessuno, era unico.

Noi non eravamo soltanto suoi giocatori, ma suoi figli, eravamo una grande famiglia. In quell’incontro ho avuto l’occasione di poter conoscere determinate sfumature, è come se le toccasi adesso con mano, mi resi conto della persona che mi trovavo di fronte, l’incontro durò un’ora, ma in cinque minuti trovammo l’accordo, il resto per i particolari. Ho avuto la fortuna di conoscere il personaggio, la sensibilità dell’uomo nei confronti di questioni personali.

Soprattutto nell’attuale calcio moderno gli interessi prevalgono sull’aspetto umano, mentre a quei tempi con Paolo Mantovani, al di là dell’aspetto economico, per noi contava il rapporto affettivo, eravamo i suoi figli calciatori, i suoi figli dopo quelli veri. Ha lasciato un vuoto molto importante, ricordo ancora oggi il giorno del funerale al quale partecipò una marea di gente, non erano presenti soltanto tifosi della Sampdoria, ma tifosi di molte squadre e anche molti del Genoa, perché tutti avevano capito, al di là dell’antagonismo legato al derby, il personaggio e la qualità nel dimostrare rispetto nei confronti di tutti, che alla fine paga sempre. Quella grandissima partecipazione fu l’emblema del suo modo di essere, quel funerale fermò la città.

Paolo Mantovani, al di là dei risultati ottenuti nel mondo del calcio, è riuscito a contraddistinguersi sotto il profilo umano, ancora oggi mi emoziono nel parlare del Presidente e della sua famiglia.

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