Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / sampdoria / Siamo in tanti, voci e canti...
ESCLUSIVA SN - Capitano Luca Pellegrini ricorda Paolo Mantovani: "Sono convinto che una persona come lui sia irripetibile"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 13 ottobre 2012, 15:22Siamo in tanti, voci e canti...
di Diego Anelli
per Sampdorianews.net

ESCLUSIVA SN - Capitano Luca Pellegrini ricorda Paolo Mantovani: "Sono convinto che una persona come lui sia irripetibile"

Mancano ormai poche ore al 19° anniversario della scomparsa di Paolo Mantovani. Sampdorianews.net, oltre all'iniziativa "Con te, 19 anni dopo, per sempre, ci manchi Paolo" nella quale i tifosi blucerchiati possono inviare i propri messaggi in ricordo del Presidente all'indirizzo redazione@sampdorianews.net  , ha avuto il piacere di contattare in esclusiva Luca Pellegrini, capitano della Sampdoria scudettata di Paolo Mantovani:

RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.SAMPDORIANEWS.NET    

“Sono convinto che una persona come lui sia irripetibile nella storia, nell’economia, per il modo di gestire la società, erano altri tempi è vero, però eravamo una grande famiglia, nella quale lui aveva quattro figli ufficiali e noi giocatori come quelli ufficiosi. Era una cosa reale che evidenziava la qualità della sua persona sia nel bacchettare, sia nell’insegnare, una persona di raffinata ed irripetibile elevatura.

Per la mia timidezza, la mia riservatezza, il non voler invadere la privacy degli altri, la discrezione del sottoscritto, ci sono state più occasioni tra noi nel primo anno via da Genova quando ero a Verona che gli 11 anni trascorsi insieme, un fatto legato al mio carattere, solo negli ultimi anni sono diventato meno orso, ora ogni tanto quando sono in tv mi devono portare via il microfono sennò andrei avanti a parlare chissà per quanto.

È un qualcosa che mi rammarica, avrei dovuto costruire di più il rapporto con lui, invece forse lo vivevo in modo troppo serio e professionale come un rapporto di lavoro tra datore e dipendente, nell’anno di Verona è aumentato il feeling nella comunicazione. Era una persona che si contraddistingueva dai suoi colleghi per il modo in cui curava il rapporto, il feeling con noi giocatori, per l’affetto che nutriva nei nostri confronti, talvolta usando anche poche parole, ma parole dette più da padre che da presidente. A quei tempi tutti eravamo giovani, siamo cresciuti con lui.

Una cosa molto carina per la quale lui annuì fa riferimento alla conquista matematica dello scudetto a Genova, noi rientravamo nel tunnel attendendo l’uscita dei pochi tifosi che invasero il “Ferraris”. Mentre tutti quanti si complimentavano a vicenda, mi avvicinai al Presidente e gli dissi “Chi l’avrebbe mai detto 11 anni fa che avremmo vinto lo scudetto?”, lui mi guardò e annuì. Nel 1980 la Sampdoria era abituata a fare un anno in B e 2 anni in A o viceversa, un’altalena, un sali e scendi. Quel risultato fu il frutto della programmazione cercata e voluta dal Presidente e dalla sua abilità di farsi circondare da persone di valore.

La mia fascia da capitano? Fosse dipeso da lui probabilmente sarebbe arrivato un input diverso, considerando il suo feeling con alcuni miei ex compagni. Il sottoscritto ricevette tale riconoscimento da Boskov, il quale, al suo arrivo, chiese chi era il giocatore più anziano, con più presenze alla Samp, avevo già fatto il vice e qualche volta indossata la fascia con Bersellini in panchina quando il capitano era Scanziani. Fu un incarico nato quasi per caso, ma penso di essermelo guadagnato, non l’ho mai indossata per scelta personale, ma perché mi è sempre stato chiesto.

L’ho indossata nelle rappresentative giovanili, nell’Under 21, alla Sampdoria, al Verona, al Ravenna, non l’ho avuta a Torino essendo stato soltanto 6 mesi, ma credo sia stato sempre premiato il mio modo di essere, di ragionare, veniva quasi per default che il capitano fosse Luca.  Non fu mai né un mio capriccio, né una mia richiesta, ma un tributo attribuitomi dagli altri, come a scuola fin dalla prima elementare venivo scelto come capo classe".