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Wszolek, Bjarnason e Salamon non lasciano tracce, Sansone ritrovato nella ripresaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 19 aprile 2014, 17:43Il Pagellone
di Diego Anelli
per Sampdorianews.net

Wszolek, Bjarnason e Salamon non lasciano tracce, Sansone ritrovato nella ripresa

Fiorillo 8: come dopo la gara di Coppa Italia a Roma chiunque si chiederebbe “ma come fa ad essere acquistato in comproprietà dalla Juventus e non giocare titolare nella Sampdoria?”. Probabilmente resterà purtroppo una domanda senza risposta.  Trasmette sicurezza al reparto, prodigioso in porta, attento in uscita. Bravo e fortunato nel respingere di piede la deviazione da due passi di Bergessio sullo 0-0, non si fa sorprendere dalla deviazione di Regini sulla conclusione di Barrientos. Miracoloso nella ripresa, quando chiude la saracinesca a Castro in tre occasioni e a Bergessio lanciato a rete.

Fornasier 5,5: timido in fase di spinta e non sempre impeccabile nei tempi di copertura. In particolare nella prima frazione il Catania sfonda con eccessiva disinvoltura dalle sue parti.

Mustafi 5,5: si contraddistingue per un paio di buone chiusure, ma gli attaccanti rossoazzurri godono di sorprendente libertà, Bergessio fa impazzire la retroguardia blucerchiata. Anche il difensore tedesco finisce per essere coinvolto nella confusione generale, mancando il tempismo delle giornate migliori.

Regini 5: perde alcuni pericolosi palloni in fase d'impostazione al limite dell'area, spesso e volentieri va in affanno, non riesce a contenere le iniziative offensive locali.

Costa 4,5: non spinge in fase di possesso, gioca sotto ritmo e con eccessivi tocchi leziosi. Ad inizio gara tarda ad alzarsi rendendo vano il tentativo di offside e regala un'occasionissima a Leto che si divora il vantaggio. Tenta talvolta l'anticipo, ma non riuscendo spesso nell'intento. Resta a guardare Leto nel cuore dell'area quando in rovesciata gonfia la rete.

Bjarnason 4,5: la gara di Reggio Emilia contro il Sassuolo l'aveva messo positivamente in luce per ritmo e iniziative. Oggi fa un paio di passi all'indietro: lento, compassato, lunghe pause lontano dal gioco. Nella ripresa viene avanzato da Mihajlovic alzando il baricentro della squadra agendo come uno dei tre centrocampisti offensivi dietro alla punta, ma non incide. (76' Lopez n.g.).

Renan 5: contrariamente alle precedenti prestazioni il brasiliano non riesce a fornire un valido contributo in termini di esperienza e solidità. Fatica a fare da diga davanti alla difesa, senza offrire nemmeno qualche alternativa offensiva con le sue conclusioni da fuori.

Salamon 4,5: si contraddistingue per un elevato numero di palloni persi, troppi gli errori causa imprecisione e un'evidente lentezza. Non entra mai in partita.

(66' Krsticic 5,5: impiega alcuni minuti prima di trovare la giusta posizione in campo. Velocizza il gioco, ma avrebbe potuto aggredire meglio gli spazi cercando le triangolazioni con gli attaccanti).

Wszolek 4,5: pronti via, rischia di subire una meritata ammonizione per un intervento da dietro ai danni di Plasil che gli sarebbe costata la squalifica, essendo già diffidato. Il direttore di gara non si accorge di una sua trattenuta nel cuore dell'area in occasione di un calcio piazzato. Non sempre rientra con i tempi giusti in copertura, non salta mai l'uomo nell'uno contro uno, gettando al vento numerose ripartenze. (89' Rodriguez n.g.)

Okaka 6,5: realizza un goal da cineteca che compensa, almeno in parte, una prestazione complessiva sotto tono. È vero, ha pochi palloni giocabili, ma pare meno combattente e propositivo del solito. Fino al goal aveva faticato non poco a far salire la squadra e a dialogare con i compagni, facendosi notare soltanto per una clamorosa occasione con un tiro ciccato sulla ripartenza di Sansone. La gioia personale gli trasmette nuova carica agonistica, riportandolo nel vivo del gioco.

Sansone 6: nel primo tempo anche lui delude, prova spesso a saltare l'uomo, riuscendoci in poche occasioni. La fantasia dell'ex Sassuolo rappresenta una delle poche armi a disposizione della Sampdoria odierna e torna ad esserlo con efficacia e costanza nel corso della ripresa, quando prima regala una palla d'oro a Okaka, poi colpisce il montante con una splendida conclusione a giro al termine di un interessante assolo. Torna a toccare un elevato numero di palloni e ad entrare in quasi tutte le azioni offensive blucerchiate.

All. Mihajlovic 5: la Sampdoria del primo tempo è irriconoscibile per gioco e spirito. È vero, il numero degli assenti per squalifica e infortuni è elevatissimo e le carenze in alcuni elementi utilizzati oggi sono sotto gli occhi di tutti, ma proprio per questo sarebbe forse stato meglio evitare un turnover aggiuntivo, non lasciando in panchina i titolari rimasti, ovvero Krsticic, Lopez e De Silvestri. Giusto il correttivo apportato nell'intervallo, con il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, tarda però a sostituire Salamon, Bjarnason e Wszolek, quando la squadra aveva invece bisogno di maggior ritmo in mezzo al campo e superiore incisività offensiva. Strameritata la chance regalata a Fiorillo che ha ripagato la fiducia ricevuta, ma una prestazione simile, e non è la prima, dovrebbe far riflettere.