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tmw / sampdoria / Il Pagellone
Viviano determinante, Silvestre invalicabile, Rizzo esordiente
domenica 21 settembre 2014, 17:31Il Pagellone
di Serena Timossi
per Sampdorianews.net

Viviano determinante, Silvestre invalicabile, Rizzo esordiente

Viviano 7: tiene a galla la Samp intervenendo in maniera decisiva in almeno quattro occasioni, negando la rete a Magnanelli e Floro Flores nel primo tempo e a Floccari nella ripresa. Rischia su qualche rinvio sulla pressione avversaria, ma non ci sono conseguenze.

De Silvestri 6: prestazione solida e compatta, dalle sue parti provengono pochi pericoli per la porta di Viviano. Da segnalare l'azione personale all' 8', quando ruba palla vincendo un contrasto in mediana e avanza in progressione finché non subisce il fallo di Magnanelli.

Gastaldello 6: oltre ad essere puntuale nelle chiusure, avanza e si propone a sostegno dell'azione offensiva blucerchiata quando vede spazio davanti a sé.

Silvestre 6,5: il migliore della retroguardia blucerchiata, di testa rispolvera il tempismo dei tempi di Catania e per Zaza e compagni non è facile trovare lo spazio per concludere.

Regini 5,5: torna a ricoprire il suo ruolo abituale, presidiando la fascia sinistra, ma la sua prestazione nel complesso è a corrente alternata. Raramente avanza e commette qualche ingenuità. Trova spesso Nicola Sansone sulla sua strada e non sempre riesce a contenerlo al meglio.

Palombo 6: ordinato nel mettere in pratica gli schemi di Mihajlovic, arretra sistematicamente quando uno dei difensori si sgancia dalla retroguardia per tentare la sortita offensiva.

Soriano 5,5: dopo l'ottima prova offerta con il Torino, attraversa una giornata meno positiva, impegnandosi molto in fase difensiva (fornendo un buon supporto a De Silvestri), ma non riuscendo ad inserirsi in situazioni di palla attiva.

(dal 22' s.t. Rizzo 5,5: esordio in serie A per il promettente centrocampista che, forse condizionato dall'emozione, commette qualche errore di troppo nell'appoggio ai compagni)

Obiang 6: nel primo tempo è il centrocampista blucerchiato che tenta più di frequente di servire gli attaccanti verticalizzando e origina al 19' una delle migliori azioni della Samp. Qualche sbavatura in più nella ripresa, quando la squadra subisce in alcune fasi la pressione dei padroni di casa.

Eder 5,5: duella con Vrsaljko sulla fascia, è attivo ma poco incisivo, non riuscendo a sfruttare il gran lavoro di Okaka, che duetta con lui offrendogli un paio di spunti che potevano essere conclusi in maniera migliore (al 25' perde il tempo per il tiro in piena area, consentendo ad Antei di intervenire in scivolata in exremis senza provocare il rigore). Ripiega molto, specie nel primo tempo.

(dal 35' s.t. Bergessio n.g. : entra nei minuti finali, quando la Samp fatica a spezzare la pressione del Sassuolo e ha pochi palloni giocabili. Tenta la conclusione al 48', ma non riesce a imprimere forza al tiro)

Okaka 6: il più attivo degli attaccanti blucerchiati, anche se è difficile trovare lo spazio per la conclusione, visto che è il “sorvegliato speciale” della retroguardia neroverde. Splendido il passaggio di tacco per Eder al 25' del primo tempo, così come le prove di forza che offre nel corso della gara puntando sul fisico e cercando l'appoggio sul difensore. Generoso, cala alla distanza.

Gabbiadini 5,5: probabilmente non al meglio fisicamente, si nota a sprazzi: in avvio per una doppia conclusione (prima mancino respinto, poi colpo di testa alto) sugli sviluppi di un corner, al 40' bravo a rubare palla a Peluso e servire Okaka, chiuso in angolo. Nella ripresa prova la conclusione ma impatta con le gambe di Brighi.

(dal 24' s.t. Sansone 5: l'ex neroverde non riesce a cambiare l'andamento della gara dando freschezza alla manovra blucerchiata. Molto impreciso).

Mihajlovic 6: schiera la formazione tipo, senza soprese e prova a cambiare l'inerzia della gara inserendo Rizzo e Sansone, che non si sortiscono l'effetto auspicato. La Samp riesce a fare la partita nel primo tempo, ma difetta nell'ultimo passaggio. Nella difesa crescono i padroni di casa, ma la difesa regge e si comporta egregiamente. Da rivedere gli schemi su punizione: qualche volta, provare a mettere in area una palla tesa senza cercare soluzioni alternative può rivelarsi più efficace di schemi elaborati.