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IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO: Dalla Nuova Zelanda: "Vietato sbagliare ancora". Dalla Spagna: "La mia devota immagine del marinaio con la pipa"
domenica 26 aprile 2015, 11:29News Doria
di Redazione Sampdoria News
per Sampdorianews.net

IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO: Dalla Nuova Zelanda: "Vietato sbagliare ancora". Dalla Spagna: "La mia devota immagine del marinaio con la pipa"

Tradizionale analisi dei nostri corrispondenti dall'estero sulle ultime gare disputate dalla Sampdoria: il k.o. di Firenze, i pareggi con Milan e Cesena. Vuoi diventare nostro corrispondente dall'estero? Scrivici a redazione@sampdorianews.net

PAOLO CAPURRO (NUOVA ZELANDA): Dopo una marcia che sembrava inarrestabile la Samp rallenta e torna a guardarsi alle spalle, per un sesto posto che non sembra più una formalità. Non è tanto la sconfitta con la Fiorentina e nemmeno il pareggio a San Siro con il Milan a deludere, quanto lo 0-0 "patito" in casa contro un Cesena poco più che modesto, che pensa solo a difendersi e ripartire in contropiede. Quattro punte non sono bastate a scardinare la difesa bianconera: troppi giocatori tecnici, troppi trequartisti, un centravanti che fa solo sponde e fa salire la squadra e nessuno…che fa gol. Nella partita di Sabato si è visto un buon Mesbah, il solito De Silvestri sulla destra, mentre Eder e Muriel dovranno correggere la mira se si vuole difendere la zona Europa League tanto meritatamente conquistata. Eto'o come al solito sontuoso, ma manca l'iniziativa personale per concludere a rete. Domenica a Napoli sarà uno scontro diretto, sperando che i partenopei possano subire un minimo l'impegno Europeo. Mancano sette finali, vietato sbagliare ancora.

LAURA MATTIA-PARISE (SVIZZERA): Non possiamo esserci esaltati per quattro vittorie consecutive e poi esser diventati tutto ad un tratto così inconcludenti. Di certo le partite con la Fiorentina, ma eravamo scesi in campo anche noi? perchè mi sembra che nessuno di quelli con la nostra maglia si sia davvero eccelso, anzi sembravano non pervenuti e che dormissero sonni profondi, tanto da non darsi neppure la consueta scossa dopo aver preso il primo gol, ma il contrario. Con il Milan, nessuna delle due meritava la vittoria, una partita talmente scialba e senza emozioni che il risultato mi sembra più che giusto, o la paura di perdere l'ha fatta da padrona, oppure al momento avevamo bisogno di riprendere un pò di fiato dopo la batosta precedente, ma solitamente ci si dovrebbe riscattare... e contro il Cesena... quella contro il Cesena sinceramente non l'ho capita, se mettere in campo quattro attaccanti doveva impaurire l'avversario, al contrario ha impaurito noi tifosi che ci siamo accorti di quanto l'idea non fosse azzeccata. Muriel decisamente sotto tono, lo avrei cambiato molto prima, Okaka fa sempre a sportellate, ma si ferma lì, la porta non la vede! Eder stavolta sembrava scambiasse la porta di calcio con quella del rugby, mentre Eto'o dopo la prima mezz'ora si è spento pian piano e ha perso tanta lucidità. Così sbilanciati ci è mancato il solito apporto di Obiang, anche lui decisamente sotto tono, e le fasce sembravano terra di nessuno perchè quasi sempre non considerate. Abbiamo perfino rischiato di farci trafiggere in contropiede, meno male che Viviano ha mantenuto i nervi saldi e gli occhi ben aperti. Inizia il primo caldo, non vorrei che inizi il calo fisiologico. Speriamo di recuperar bene per domenica contro il Napoli e poter scrivere altri commenti entusiasti. Continuiamo a restar imbattuti in casa, ma abbiamo sprecato davvero troppo!

GIACOMO ZANON (FRANCIA): La Samp ha rallentato. Dopo la sosta Della Nazionale, con le ottime prove di Eder e Soriano la rincorsa all'Europa di Palombo e compagni è rallentata regalando solo 2 punti in tre partite alla classifica blucerchiata. La sfida del Franchi contro la Fiorentina profuma di Europa; un classico scontro diretto, una partita da non sbagliare. Purtroppo a sbagliare è proprio la squadra di Sinisa Mihailovic che nonostante una prova volitiva non riesce ad avere la meglio sui toscani che colpiscono prima con Diamanti e poi con lo scatenato Salah, due gol in tre minuti che tagliano le gambe ai doriani. La sconfitta è certamente pesante, ma il tempo per pensarci non c'è perché la Samp è attesa da un'altra difficile trasferta, quella di San Siro contro il Milan di Inzaghi. I rossoneri non sono certo la squadra temibile di qualche anno fa, ma fare punti al Meazza non è mai facile. Soriano servito magicamente da Eto'o porta in avanti i nostri beniamini, ma uno sfortunato tocco di Duncan batte Viviano e cancella i sogni vittoria di una Samp che era comunque sembrata meno lucida del solito.  Dopo due trasferte insidiose e purtroppo prive di grandi soddisfazioni, finalmente si torna a giocare in casa, ospitando il Cesena degli ex dalle diverse fortune, Lucchini e Di Carlo. Il primo tempo è un monologo Samp, ma il gol non arriva e così nella ripresa i bianconeri ci provano ma senza impensierire troppo la retroguardia doriana. Il finale è uno zero a zero che non accontenta nessuno e che obbliga la Samp a ritrovare al più presto il ritmo per non perdere il biglietto europeo. Un periodo di rilassamento è normale in un campionato lungo come la Serie A, quasi fisiologico, ma ora è necessario mostrare il proprio valore e finire alla grande questa bella stagione.

FABIO PETULICCHIO (AUSTRALIA): Una Samp poco coraggiosa a Firenze, sprecona a Milano e sfortunata col Cesena esce ridimensionata dopo le ultime tre partite di campionato: Champions compromessa ed Europa League a rischio. E' davvero un peccato perché calendario alla mano mentre la Lazio sembra lanciatissima verso il secondo posto, i giallorossi sono in grandissimo affanno e con un po' più di cinismo avremmo potuto essere lì a far sentire il nostro fiato sul collo. In ogni caso bisogna tenere alta la concentrazione e non abbandonarsi a troppo facili allarmismi. Fondamentale sarà imparare dagli errori fatti. A Firenze forse con un campo praticabile sarebbe stata un'altra partita ma se abbassi troppo il baricentro e non riparti mai prima o poi il goal lo prendi. A Milano le colpe della squadra sono state anche più gravi, se vogliamo, perché dopo la magia di Eto'o e il goal di Soriano l'avversario è andato in completa confusione lasciandoci il pallino del gioco per venti minuti. Una grande squadra li avrebbe messi alle corde e fatto il secondo goal, noi invece ci siamo limitati a tenere palla, poi un mezzo rimpallo, prendi il goal, loro riprendono coraggio e quasi perdi la partita. Col Cesena niente da dire, grande impegno, tante occasioni e molta imprecisione sotto porta ed è lì che dobbiamo migliorare. Purtroppo ci manca qualità a centrocampo e sono anni ormai e senza l'inserimento da dietro dei centrocampisti diventi prevedibile, basandoti esclusivamente sulle invenzioni degli attaccanti. Per fortuna Viviano è sempre una sicurezza, Silvestre è il solito mastino e Romagnoli è un muro insuperabile. Decisivo sarà non perdere a Napoli, le partite rimanenti sono tutte sulla carta alla portata: in casa con un Verona sazio per la vittoria di Firenze e con una Juve reduce dalla festa scudetto, fuori con una spenta Udinese, in casa con una Lazio i cui tifosi sperano di poter srotolare un altro striscione di sarcastico disappunto di fronte ad un'eventuale sconfitta a discapito dei cugini, trasferta ad Empoli e ultima giornata in casa con il Parma. Ogni traguardo è ancora possibile. Avanti Sampdoria.

SERGIO LA CAMERA (GERMANIA): Prosegue la marcia di avvicinamento della Samp al sogno Europeo che manca ormai da cinque lunghi anni. Questo trittico avrebbe dovuto fare chiarezza su future ambizioni e, per quanto riguarda la classifica, il sogno può continuare – soprattutto grazie alle dirette concorrenti che hanno perso per strada punti fondamentali (clamorosa su tutte, e per noi fortunata, la sconfitta della Viola contro l’Hellas Verona). Due punti in tre partite sono però, obiettivamente, troppo pochi. A Firenze il campo quasi impraticabile non ha certo aiutato giocatori tecnici e leggeri come Soriano e Muriel e forse sarebbe stato meglio optare fin dall’inizio su alternative più pesanti, un Bergessio non riesce sicuramente ad entrare in partita in venti minuti, soprattutto con un risultato già compromesso. Comunque Diamanti e Salah, che non sono propriamente dei colossi, non hanno avuto problemi a liquidare la pratica in tre soli minuti. Contro il Milan a San Siro si è rivisto un vecchio vizio della squadra, con i rossoneri assolutamente in bambola dopo la rete di Soriano si sarebbe dovuto sferrare il colpo di grazia (quello che ha fatto con noi la Viola un paio di giorni prima). Il neo entrato Duncan è stato sfortunato sul tiro di De Jong ma il pareggio, alla fine, è il risultato più giusto, con il prezzo del biglietto altamente ripagato dalla maniera nella quale Eto’o è riuscito ad imbeccare Soriano sul gol doriano. Una magia da campione – che si aggiunge all’incomiabile lavoro di copertura svolto anche in questa occasione dal “ragazzino trentaquattrenne” che per molti era venuto a svernare nella mite Liguria… Ed anche contro il Cesena due punti persi, sperando che alla fine non pesino come macigni:, nonostante l’inedita versione a quattro ruote motrici anteriori, la squadra, pur graffiando per quasi tutti i 90 minuti, non è riuscita ad assestare la zampata vincente. Foga, imprecisione, un po’ di sfortuna non ci hanno fatto esultare alle tante azioni da rete create, da Eder a Mesbah, da Muriel a Romagnoli giusto per citare alcune delle occasioni più ghiotte. Per fortuna la legge del calcio non si è materializzata nei contropiedi di Defrel, più che una beffa sarebbe stato un duro colpo al morale della squadra. Così invece il sogno prosegue e noi saremo sempre lì a sostenere, e a voce sempre più alta, i colori più belli del mondo, non importa se a Marassi, in trasferta, dietro un televisore o attaccati ad un computer…sempre con lei in Italia e - meglio ancora - se nuovamente in Europa!

LORENZO VAN PERG (PORTOGALLO): Come spesso accade…ci ritroviamo dopo un ciclo esaltante a commentare il solito gruppo di partite deludenti o quasi. A Firenze una Sampdoria inesistente e impalpabile, mai in partita. Il gioco mostrato contro il Milan è certamente un gran passo avanti, ma pur sempre un risultato da prendere con le molle …dato l’attuale valore attuale delle milanesi. Col Cesena un altro pareggio, il festival del vorrei ma non posso. A questo punto non so che dire, una cosa è certa; me l’avessero prospettato all’inizio del campionato ci avrei messo la firma, solo che vista la pochezza dell’attuale campionato italiano e le indubbie qualità di una rosa finalmente all’altezza di obiettivi importanti, ci sarebbe da sperare in una continuità di gioco e risultati che purtroppo ancora manca. Lo so che questo commento suona un po' come il lamento di chi non è mai contento, ma se non si approfitta delle congiunture favorevoli, quando si ripresenteranno le stesse condizioni? Grandi attaccanti e pochissimi gol. Per Okaka fare un gol pare una mission impossible, Muriel ed Eder sono snaturati a volte dall’impiego difensivo, mentre Eto’o agisce troppo lontano dall’area per poter inventare magie.

LUCA MONTIGNANI (SPAGNA): L'occasione persa - Dicono che catalani e genovesi siano molti simili. Dall`appellativo di taccagni nazionali a quello di cronici brontoloni. Cresciuto all`ombra dalle magie di Vialli e Mancini e visti i primi capelli bianchi a pochi passi dal Camp Nou, è probabile che questi luoghi comuni abbiano trovato in me il loro punto di congiunzione. Vedo quindi il bicchiere mezzo vuoto. Fiorentina, Milan e Cesena. 2 punti su 9 a disposizione. Troppo pochi per ambire con forza all`Europa. A Firenze la squadra e`mancata di intensità, quasi mai in partita. In nessun momento si e`avuta la sensazione che potesse far il benché minimo danno ad una Fiorentina veloce e sempre prima sui palloni. Dopo quattro vittorie consecutive una battuta d`arresto ci poteva stare. Vedendo poi il Milan di quest`anno le speranze di riprendere da subito la corsa a Milano erano numerose. Non basta però un Eto`o in grande spolvero e ancora capace alla sua età di giocate sopraffine per vincere una partita alla portata, e come spesso accade nel calcio, se non la si chiude subito, si rischia, come nel caso dell`autorete di Duncan, di lasciare lungo il cammino punti fondamentali.  Eder, Eto`o, Okaka, Muriel ed il Cesena. Cinque ingredienti perfetti per fare quel salto di qualità che da troppo tempo non compiamo. La partita per ovvie qualità tecniche la dominiamo ma la porta sembra stregata. E la Samp sbaglia troppo. A sua volta il Napoli, prossimo ostico avversario, non sbaglia e si allontana.  Mancano ora 7 partite, e mentre il Barcelona continua ad assillarmi con le sue continue vittorie, appendo ancora una volta alla finestra la mia devota immagine del marinaio con la pipa sicuro che Mihajlovic riuscirà a ricompattare il gruppo e centrare un traguardo che solo ad inizio stagione sembrava impensabile.

MARIUS VADUVA (ROMANIA): Dopo un periodo pieno di brillantezza con 4 vittorie di fila, tra queste Roma in trasferta e Inter in casa, abbiamo fatto qualche passo indietro, soprattutto a livello di atteggiamento, che sia stato insufficiente, rinunciatario, perche si poteva ottenere di più sia a Firenze, che a Milano contro un Milan sempre in confusione. Si possa anche parlare della necessità di usare Okaka a Firenze su un campo molto pesante, oppure anche in casa contro il Cesena, quando secondo me invece di giocare con 4 attacanti dovevamo schierare dall'inizio nel centrocampo elementi in grado di eludere il muro cesenatico, come Soriano e Acquah e anche di liberare gli attaccanti. Nonostante il deludente pareggio bisogna tenere in considerazione gli altri risultati dell'ultima giornata, con la sconfitta della Fiorentina, il pareggio nel derby milanese e il k.o. del Genoa contro il Palermo del nostro caro Iachini.  Dobbiamo guardare sempre avanti, ci sono altre 7 gare da giocare e dobbiamo affrontarle con il massimo impegno e fiducia nei propri mezzi per poter godere alla fine la tanto agognata qualificazione europea. Può succedere ancora di tutto, dobbiamo soltanto crederci e liberare la creatività che parte proprio da una testa convinta che possiamo davvero fare grandi cose fino alla fine! Forza ragazzi, a Napoli per giocare senza timori reverenziali!