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tmw / sampdoria / News Doria
Eder: "Stare fuori in un momento così bello pesa moltissimo. Penso che si debba chiedere a Ferrero se..."TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 21 maggio 2015, 12:07News Doria
di Matteo Rosagni
per Sampdorianews.net

Eder: "Stare fuori in un momento così bello pesa moltissimo. Penso che si debba chiedere a Ferrero se..."

L'infortunio subito a Napoli l'ha costretto a saltare tutto questo infuocato rush finale di Campionato, lasciando i suoi compagni orfani dei suoi meravigliosi gol. Naturalmente però non ha smesso un attimo di seguire le vicende della Sampdoria e delle squadre in cui ha militato in passato, in particolare del Frosinone neo promossa in Serie A. Stiamo parlando di Martins Eder, che in una lunga intervista per gianlucadimarzio.com, si è lasciato andare tra i ricordi del passato e l'attuale rincorsa ad un posto in Europa dei blucerchiati.

"Ho vissuto la gara del Frosinone contro il Crotone davanti alla televisione: non vedevo l'ora che finisse, alla società e alla città mi legano ricordi bellissimi e sono davvero contento per la promozione. Con quella maglia sulle spalle ho avuto per la prima volta l'opportunità di giocare e di dimostrare quello che potevo dare. Sarò sempre grato a quei colori.

A Frosinone sbarcai dopo i primi due anni in Italia trascorsi ad Empoli, dove sono arrivato ragazzino, avevo appena diciott'anni: mi hanno fatto crescere e mi hanno insegnato il calcio italiano, devo molto a Giuseppe Vitale, a Marcello Carli e al presidente Corsi. Frosinone è una piazza caldissima e speciale, che in questi anni non si è mai dimenticata di me: la gente lì mi ha voluto e mi vuole tutt'ora davvero bene. Sui social mi arrivano ancora oggi tanti messaggi dai miei ex tifosi, tantissimi li ho ricevuti quando è arrivata la chiamata in Nazionale. In quell'occasione anche il presidente Stirpe mi ha inviato un telegramma per congratularsi con me e mi ha fatto davvero piacere, perché come detto sono rimasto molto legato a tutto l'ambiente. È stata la prima squadra che mi ha dato l'opportunità di mettermi in mostra, a Empoli ero cresciuto ma non avevo avuto troppe occasioni di giocare, cosa che invece è accaduta in gialloblù.

Con me c'era Robert Gucher, un ragazzino quando è arrivato, ma si vedevano già le sue qualità: sono passati otto anni da allora, è ancora lì ed ha portato il Frosinone in Serie A, sono contento anche per lui perché è un bravissimo ragazzo e si merita questa soddisfazione. Piero Braglia l'ho avuto al mio secondo anno a Frosinone, un personaggio molto simile a Mihajlovic, si arrabbiava molto perché voleva sempre che facessimo le cose per bene, ma come Sinisa ci diede molto in quell'anno, portandoci alla salvezza con tante giornate d'anticipo. Penso che il segreto della squadra, al di là del grande merito di giocatori e allenatore, sia stato proprio quello di una grande organizzazione da parte di una società che, anche dopo la delusione della Serie C, ha voluto programmare e ripartire da molti dei ragazzi che erano nella Primavera di Stellone tre anni fa, riuscendo a conquistare prima la B e ora la Serie A. Sono da sempre convinto che facendo le cose nel modo giusto alla fine i risultati arrivano, per questo sono contento per il presidente Stirpe che ho avuto la fortuna di conoscere e che ancora oggi sento spesso, è una grandissima persona e conosco i sacrifici che ha fatto in tutti questi anni, si merita questa soddisfazione.

Penso che si debba chiedere al presidente Ferrero se l'anno prossimo Eder sarà alla Sampdoria, per me non ci saranno problemi. Col Presidente ho un buonissimo rapporto: è una brava persona, è come lo vedete in tv, in quello che fa mette grande entusiasmo e ce lo trasmette tutto. Stare fuori in un momento così bello pesa moltissimo dopo i quattro anni passati con la maglia della Sampdoria. Ci sono stati anche momenti difficili, dalla B ai due anni impegnati a salvarci. Non poter scendere in campo nel finale della stagione più bella, nella quale ci giochiamo l'Europa, è davvero dura. Gli infortuni però fanno parte del calcio ed io ora devo solo pensare a lavorare per tornare il più presto possibile. Il recupero? Sta andando abbastanza bene, ho tenuto il tutore per venticinque giorni, ora l'ho tolto ed ho iniziato il lavoro di riabilitazione per rinforzare la muscolatura, spero di essere pronto per l'inizio del ritiro estivo.

A mancare in quest'ultimo periodo sia stata un po' di fortuna, cose che prima ci giravano bene ora vanno diversamente, vedendo le partite da fuori posso dire che abbiamo fatto sempre buone prestazioni, senza però ottenere il giusto risultato. Penso ad esempio alla gara con la Lazio in casa: l'ho seguita dalla tribuna nonostante io preferisca guardarle di sotto in tv, perché soffro troppo e almeno quando non ce la faccio più mi posso alzare e posso fare un giro per lo spogliatoio, ma il presidente mi ha voluto lì... penso che in quell'occasione la squadra abbia fatto veramente una bella partita con tante occasioni, poi loro sono passati in vantaggio con un gol in mischia e con un mezzo fallo, ma non dobbiamo attaccarci a queste cose. Dobbiamo solo pensare a fare questi sei punti e sono convinto che se ci riusciremo alla fine andremo in Europa.

L'Empoli è la rivelazione del campionato a livello di gioco, con gli stessi giocatori della Serie B Sarri ha messo in pratica un calcio molto bello da vedere. All'andata finì uno a zero con un mio gol, ma ricordo che ci misero spesso in difficoltà rubando palla e andando avanti subito in verticale. Valdifiori, mio compagno ad Empoli e che ho avuto il piacere di ritrovare in Nazionale. Sono passati cinque anni da quando eravamo insieme ed è cresciuto molto, sta facendo una bellissima stagione e sono contento per lui. Quella di domenica sarà sicuramente una gara difficile e non ci regalerà niente nessuno, noi però dovremo andare là per fare una bella prestazione e per trovare anche i tre punti".