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"IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO": Dall'Irlanda: "Insieme Cassano - Quagliarella è il Calcio". Da Cipro: "Fare quadrato". Dal Portogallo: "Eccezioni Correa e Ivan"
sabato 13 febbraio 2016, 10:44News Doria
di Redazione Sampdoria News
per Sampdorianews.net

"IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO": Dall'Irlanda: "Insieme Cassano - Quagliarella è il Calcio". Da Cipro: "Fare quadrato". Dal Portogallo: "Eccezioni Correa e Ivan"

L'analisi delle ultime tre sfide. Vuoi diventare nostro corrispondente dall'estero? Invia a redazione@sampdorianews.net un editoriale con argomento a scelta sulla Sampdoria e un Cv aggiornato.

GIACOMO ZANON (FRANCIA): Nelle ultime tre partite la Samp ha raccolto solo un punto, ritrovandosi nei bassifondi della classifica. Le solite sconfitte in trasferta contro Bologna e Roma sono state intervallate da un deludente pareggio interno col Torino. I due risultati esterni sono frutto della stessa dinamica; sia con il Bologna che all'Olimpico di Roma la squadra di Montella ha giocato un primo tempo deficitario in termini di gioco e di risultato. Sotto di due gol contro i felsinei la Samp ha saputo reagire, per capitolare poi nel finale a causa di un (dubbio) rigore trasformato da Destro. Con la Roma il primo tempo si chiude nel peggiore dei modi con la rete di Florenzi che arriva a pochi minuti dall'intervallo. La seconda frazione non inizia certamente meglio visto che dopo 5 primi è Perotti a battere Viviano. Ed è qui, quando tutto sembra finito, che esce una bella Samp, fortunata a trovare il 2-1 ma altrettanto sfortunata nel colpire una traversa con Cassani a pochi minuti dalla fine. Le trasferte sembrano proprio un tabù per il Doria quest'anno. Soriano e compagni dovrebbero fare meglio tra le mura amiche, ma contro il Torino il pareggio brucia forse più delle due sconfitte precedentemente citate. Dopo un brutto primo tempo la partita si anima nella ripresa: le reti di Muriel prima e proprio di Soriano poi, intervallate dal momentaneo pareggio di Belotti potrebbero garantire ai blucerchiati quei tre punti fondamentali per smuovere la classifica. Invece al 94', quando tutto sembra finito, un rilancio di Viviano dà il via ad un'ultima azione granata e come in un tragico romanzo, Belotti segna per la seconda volta, smorzando le grida di gioia del popolo blucerchiato che sperava nella prima vittoria del girone di ritorno. Le cose non stanno certamente andando come si sperava, soprattutto dopo il cambio di guida tecnica. Il mercato invernale ha privato la squadra del miglior attaccante e gli uomini che sono arrivati non hanno certamente fatto sognare fino ad ora. Ormai è chiaro che l'obbiettivo è salvarsi, ma per farlo serve iniziare a giocare tutte le partire dal primo minuto, porre fine alla lunga serie di errori difensivi e trovare quell'equilibrio visto solo a sprazzi fino ad oggi.

ANDREA VAZZOLER (IRLANDA): Bologna, Torino, Roma; una sequenza di partite che hanno vista una crescita sotto l’aspetto del gioco, meno sotto quello caratteriale della concentrazione. La squadra, si sa, dovrebbe essere in ben altre posizioni di classifica e quando gioca a mente sgombra (purtroppo solo quando si trova in svantaggio) mostra tutto il suo valore. Contrariamente a quanto si sente o pensano molti, per me la squadra non si è indebolita a Gennaio; considero l’arrivo di Quagliarella un enorme valore aggiunto che con Cassano potrebbe fare cose stupende anche il prossimo anno, ma purtroppo continuiamo a pagare la sufficienza di certe scelte nel reparto difensivo ancora derivanti dal mercato estivo. Tuttavia, sebbene per me sia un grosso rammarico vedere un centrocampo e un attacco come il nostro a quattro punti dalla zona retrocessione, la realtà ci impone di fare i punti che ci mancano per salvarci. Essendo ottimista non mi pare di vedere la “depressione” dei giocatori come nel 2010 e credo che la qualità del nostro attacco possa colmare il gap di punti che ci separa dalla salvezza. E’ infatti abbastanza frustrante vedere come sul due a zero sotto a Bologna la squadra abbia facilmente ribaltato la partita (e poi perso per un enorme errore arbitrale), è frustrante essere agguantati nel recupero contro il Torino ma soprattutto lo è dopo avere costretto la Roma nelle propria metà campo per buona parte del secondo tempo e continuare a non raccogliere punti. L’ingresso di Cassano e Quagliarella insieme domenica, ha mostrato quello che io considero Calcio e che purtroppo ormai troppo poco si vede in campo; spero di vederli più spesso insieme e sono moderatamente ottimista per i prossimi incontri. Forza Samp!

CORRADO CAMERA (CIPRO): I punti scarseggiano e la preoccupazione sale, inutile nasconderlo. L'unica sfumatura di ottimismo che riesco a tirar fuori dalle ultime tre partite con Bologna, Torino e Roma è che sono tutte state segnate da episodi a noi sfavorevoli nei finali di gara. Episodi che avrebbero permesso alla Sampdoria di avere ora 4 punti in più e godere di una certa tranquillità. D'altro canto sono sempre stato dell'opinione che la fortuna a volta bisogna andare a cercarsela e soprattutto se ripenso all'episodio del goal del Torino del 94' mi sembra proprio che non lo si stia facendo. Trovo altresì assurdo che spesso la squadra si metta a giocare solo quando sotto di due goal, sbagliando spessissimo l'approccio alla partita, e pur essendo consapevoli della delicata posizione di classifica e del difficile momento, si compiano alcuni errori individuali che sottolineano mancanza di concentrazione. Nonostante riconosca i problemi credo che la soluzione non sia un nuovo cambio come si sente auspicare da molti. Personalmente non avrei cambiato a novembre ma cambiare di nuovo ora credo porterebbe solo ulteriore confusione in una stagione che è nata male, sta proseguendo peggio ma che non deve assolutamente concludersi in tragedia (sportiva ovviamente). Fare quadrato intorno a squadra ed allenatore,  invece che sparare su un bersaglio fin troppo facile da colpire, è per me, in questo momento, l'unica possibilità che hanno la Sampdoria e i suoi tifosi di invertire la pericolosa tendenza dell'ultimo mese.

SERGIO LA CAMERA (GERMANIA): Nell’ultimo commento dello scorso anno avevo scritto che una vittoria nel derby avrebbe potuto dare morale alla truppa blucerchiata, liberandosi definitivamente dalle paure e dai fantasmi degli ultimi mesi. Purtroppo mi sono clamorosamente sbagliato. Assistere alle partite della Samp è diventata, da mesi a questa parte ormai, una sofferenza gratuita che tanto più fa male quanto non si riesce a capire il motivo dell’impasse doriano. I giocatori, presi singolarmente, non sono male, qualcuno ha dimostrato di avere ottimi numeri in prospettiva, qualcun’altro è un campione abbastanza affermato, a molti non manca neppure esperienza internazionale. Lo stesso allenatore - il migliore disponibile sul mercato - è partito con ampio credito della piazza. Zukanovic, Regini ed Eder sono stati sostituiti in maniera quantomeno onesta, e non dimentichiamo le tante critiche ricevute dai primi due negli ultimi mesi - insomma, le premesse per una svolta ci sarebbero (state) tutte, ma il campo racconta sempre la stessa storia. Tutta un'altra storia. Mediamente un tempo regalato all’avversario di turno con un passivo di uno-due gol, e poi, ma solo allora, la reazione. Non ha senso parlare di sfortuna, del rigore inesistente contro il Bologna (però di gol ne abbiamo presi tre, non uno), dei 4' di recupero concessi contro il Torino, della traversa di Cassani contro i giallorossi. La sfortuna è quella che ogni volta si costruisce la squadra con un approccio tattico e mentale completamente sbagliato alla gara, distratto, svogliato, da ultime partite di un campionato al quale non vi è più nulla da chiedere…mentre in realtà la posizione di classifica è assolutamente preoccupante e per ora la salvezza sembra possibile solo per maggiori demeriti e carenze altrui (Carpi, Frosinone e Verona) che per meriti propri. Sarà anche vero che la squadra sembra essere male assemblata,  ma lo ripeto, le gambe dei giocatori in rosa sono nettamente migliori di quelle di almeno quattro-cinque squadre che ci precedono in classifica. Non la testa di questi stessi giocatori, evidentemente.

LORENZO VAN PERG (PORTOGALLO): Poco da dire o molto se invece analizziamo nei particolare. In primis la polemica sotto traccia tra i sostenitori di Zenga e quelli di Montella, dico solo una cosa; se Montella avesse avuto la fortuna del suo precedessore parleremmo di un'altra classifica. Detto ciò mica possiamo dimenticarci che prendiamo due gol a partita, mica possiamo dimenticarci che iniziamo a giocare sempre sul 2-0, mica possiamo dimenticarci gli assist sontuosi dei nostri difensori agli attaccanti  avversari. Non sono un allenatore, ma seguo il calcio da quando mio padre mi portò alla marina a vedere giocare la Sampierdarenese, tanto per ricordare quanta nostra storia abbia visto. Per assurdo abbiamo troppi bravi giocatori, ma nessun determinante e vero cuore della squadra. Come dire “bella senz'anima”. Per il resto non val la pena di esaminare azioni o giocatori, con due però eccezioni. Ho in passato criticato l’acquisto di Correa, devo rimangiarmi le parole  e lo faccio volentieri: diventerà un buon giocatore se entrerà nell'ottica del gioco europeo evitando voli plateali e ricordandosi più spesso dei compagni liberi da servire. Altra eccezione Ivan, mi piace sempre di più, una capacità fisica sorprendente, talvolta un po' ingenuo in occasione dei falli commessi, ma un vero grande interditore a centrocampo Forza Sampdoria, tutti insieme ne verremo fuori e il prossimo anno con Montella e un gruppo ben amalgamato ci potremo divertire.

LAURA MATTIA-PARISE (SVIZZERA): Questa Samp è difficile da commentare, sta intaccando le nostre coronarie e mettendo a dura prova i nervi. Ci ritroviamo dopo il mercato di gennaio a dover ricominciare, da quanto visto nelle ultime tre gare, difficile dirsi soddisfatti, magari se contro la prossima avversaria giocassimo come nel secondo tempo con la Roma, forse potremmo cominciare a convincerci di aver finalmente fatto un primo passo per trovare il bandolo di questa matassa ingarbugliata che crea confusione anche in quei giocatori che fino a poco tempo fa erano una garanzia (vedi il rinvio di Viviano negli ultimi dieci secondi della partita contro il Torino e il lancio appena pochi minuti dall'inizio della partita contro la Roma). Contro il Bologna se fosse scesa in campo la formazione primavera avrebbero avuto meno paura di quelli che hanbo giocato, con tutto il rispetto per il Bologna, non avevamo certo contro il Barcellona o il Leicester! E poi chiaramente ci si è messo anche il destino crudele, e con quel poco di buona volontà messa in campo siamo stati puniti da qualcosa che ha del paranormale perchè inesistente! La bruttissima partita contro il Torino ci ha mostrato parecchi deficit, e per una volta che eravamo riusciti a ribaltare il risultato... ecco che abbiamo fatto harakiri! Memori di come avevamo giocato male nelle partite precedenti, abbiamo pensato bene di continuare nel primo tempo contro la Roma, anche se a dirla tutta non è che gli avversari abbiano fatto gran che... solo noi siamo capaci di far segnare gli altri avendo la palla a favore e negli ultimi secondi del tempo! Ovviamente con la traversa presa allo scadere dei supplementari possiamo tranquillamente metterci l'anima in pace. Il fato con noi ha un conto aperto e non intende saldarlo, continuerà a darci addosso, e se noi proseguiremo nell'intento di farci del male da soli, ecco che sarà davvero dura andare avanti. Tatticamente c'è ben poco da dire, chi è rimasto sembra che giochi soltanto per sgranchirsi le gambe. Speriamo bene.