Puggioni eroe, Torreira uomo ovunque, Skriniar una roccia

Puggioni 7,5: Non solo sicuro e autoritario nell'episodio del rigore parato, in cui si allunga verso un pallone che arriva come se lui sapesse dove. Christian si è fatto apprezzare anche dopo solo 10' con un anticipo con tuffo in avanti che mette fine ad una situzione che poteva diventare pericolosa. Attento, puntuale, concentrato e in forma smagliante. Il portiere-Ultras è una garanzia.

Pereira 6: Buona la sua partita anche se pecca di qualche imprecisione negli scambi e qualche ritardo nell'acquisire la posizione. Ottimo invece in fase di impostazione. Pasticciaccio all'80' che poteva costare caro.

Palombo 6,5: Nel primo tempo, prima del rigore si fa apprezzare almeno in due occasioni. Al 14' mette lo stinco sulla conclusione a botta sicura di Saponara, evitando il peggio, e al 18' quando è lui a rimediare una bambola della difesa fermando Mchedlidze. Nell'episodio del rigore avrebbe forse potuto anticipare meglio l'avversario. Grande il suo intervento al 76' nel decidere con perfetto tempismo un'altra situzione intricata in area. Provoca il cardiopalma ai tifosi perdendo un pallone al 91'.

Skriniar 7: La crescita dello slovacco è ormai esponenziale. Milan Skriniar sta acquisendo sicurezza ed esperienza, che era quanto mancava al suo naturale talento per essere un giocatore perfetto. Perseverante: non molla mai. Il capolavoro estetico al 36' quando lascia di stucco Marilungo e scappa. In mancanza di Silvestre è lui a guidare la difesa sampdoriana.

Regini 5,5: Partecipa al gioco senza incidere più di tanto. La Sampdoria spinge soprattutto sull'altra fascia. Nelle poche occasioni manca per poca precisione di calibrare i propri cross.

Linetty 6,5: Non fa rimpiangere Barreto, e si permette anche qualche folata offensiva e un paio di pregevoli scambi con Schick, col quale dimostra di avere un'intesa naturale. Ci prova fino al 92' quando dirige un missile verso Skorupski.

Torreira 7: Uomo ovunque. È ormai riconosciuto sia dai compagni che dagli avversari il vero play-maker della Samp e tutti lo cercano. Il piccolo-grande uomo tiene alta la testa e la "bacchetta" da direttore dell'orchestra blucerchiata.

Praet 6,5: Si integra bene nel meccanismo di centrocampo allestito in emergenza da Giampaolo. si dà da fare e cerca di inserirsi tra le linee, provando anche qualche verticalizzazione.

B. Fernandes (dal 68') 5,5: Entra e prende in mano il ruolo di trequartista, facendo arretrare Alvarez. Non entra però quasi mai nel vivo del gioco. Si fa apprezzare per qualche sponda e nulla di più.

Alvarez 5,5: Dinamico e propositivo nelle prime fasi. Un passo avanti rispetto all'Alvarez un po' passivo che abbiamo visto in qualche occasione. Bravo a non dare punti di riferimento: lo abbiamo trovato spesso a destra e altrettante volte a sinistra o al centro. Partecipa bene all'azione, ma sbaglia qualche appoggio. Nel secondo tempo cala vistosamente.

Djuricic (dall'80') S.V: Viene inserito a 10' dal termine al posto di un Alvarez ormai spento e fuori ruolo dopo l'ingresso di Fernandes.

Muriel 6: Sfortunato in più di un'occasione. Si mangia almeno un paio di gol: il primo in realtà a causa di una scivolata su una zolla traditrice di Marassi. La maggior qualità messa in mostra oggi è il suo genio, grazie al quale inventa magie dal nulla e condiziona il gioco delle difese. Sontuosa comunque la conclusione di esterno destro al 75'. E poi solo la sfortuna gli negano il gol 3' più tardi quando l'Empoli salva sulla linea. Meglio nel complesso il suo primo tempo. Sono 7 ora le sue partite senza reti.

Quagliarella (dall'85') S.V.: Sostituisce Muriel. Pochi 5' per formulare un giudizio.

Schick 6,5: Non gli si può imputare nulla. Puntuale e preciso su ogni palla. Semina preoccupazione a sacchi nel corso di tutta la partita. È un giocatore destinato a crescere, e lo sta facendo molto bene.