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M. Conte: "I quattro anni alla Sampdoria sono stati i più belli della mia carriera"
giovedì 30 marzo 2017, 22:41News Doria
di Maurizio Marchisio
per Sampdorianews.net

M. Conte: "I quattro anni alla Sampdoria sono stati i più belli della mia carriera"

Ospite telefonico, durante la trasmissione Blucerchiati in onda su Antenna Blu in collaborazione con Sampdorianews.net, l’ex difensore Mirko Conte, 115 presenze e tre goal in blucerchiato ed ora vice tecnico del Lugano, ha espresso il suo parere sulla squadra genovese affrontata recentemente in amichevole:

“La Samp ha confermato di essere la squadra che ha dimostrato di essere nelle ultime partite di campionato, è una squadra composta da giovani di valore che sa cosa deve fare in qualsiasi momento della partita ed è una squadra organizzata che rispecchia in toto le idee ed i principi dell’allenatore. Credo la abbia dimostrato anche in campionato.

L’Inter è una delle squadre più in forma in quest’ultimo periodo, ha trovato una sua identità, ha trovato una sua quadratura, i risultati parlano molto chiaro. Ovvio che sul piano tecnico l’Inter ha sicuramente giocatori di maggiore qualità rispetto alla Sampdoria, verrà fuori una bellissima partita, la Sampdoria dispone di un giusto mix di giocatori di esperienza e giovani di valore assoluto e di conseguenza con l’organizzazione e con il gioco di squadra che ha dimostrato nelle ultime partite io credo che se la possa giocare tranquillamente. Sulla carta, l’Inter parte avvantaggiato, ma si sa bene che nel calcio non conta solo la carta, il calcio va giocato, e la Sampdoria può fare un’ottima partita.

Le due squadre nell’ultimo periodo soprattutto hanno dimostrato di avere un’ottima organizzazione di squadra più che la risoluzione della partita con le individualità, l’Inter sta venendo fuori dopo la crisi, veramente pesante, con l’arrivo di Pioli. Il fatto di uscire dalla crisi è stato soprattutto una questione di organizzazione di squadra e di determinati concetti che l’allenatore è riuscito a trasmettere, così come anche la Sampdoria. Ovvio che fra due squadre organizzate viene fuori la qualità, e sicuramente l’Inter da questo punto di vista è avvantaggiata. La vittoria e la sconfitta dipenderanno da questo, chi riuscirà ad essere nella partita meglio organizzato e riuscirà a meglio interpretare al meglio i concetti che l’allenatore trasmetterà porterà a casa il risultato.”

Francesco De Giovanni ha chiesto quali fossero le differenze fra il calcio attuale ed il calcio vissuto dall’ex blucerchiato: ”Ho trovato differenza, sul piano tecnico credo che ci sia abbastanza divario. E’ vero che nel calcio di oggi si trovano ancora giocatori di qualità ma in generale credo che la qualità tecnica sia scesa, in tutte le categorie, più si scende di categoria e più questo divario si evidenzia. E’ normale che in Serie A si possono trovare calciatori che hanno grandissime qualità, più scendi e più ti rendi conto che queste qualità vengono a mancare. A volte scherzo e ridendo dico, ai ragazzi che alleno, che, con i miei piedi di una volta, potrei giocare da trequartista. Credo che il grosso divario sia questo, poi mancando qualcosa dal punto di vista tecnico sono cresciute le qualità fisiche, che ora sono di primaria importanza anche nei settori giovanili. Poi ognuno deve rendersi conto delle proprie qualità, io non potevo basare le mie qualità sul punto di vista tecnico ma le mie caratteristiche erano la determinazione, la concentrazione, la maglia sudata, era nelle mie corde quel tipo di caratteristica e se non l’avessi avuta a certi livelli, molto probabilmente, non sarei mai arrivato.”

Il direttore di Sampdorianews.net, Diego Anelli, ha posto invece una domanda sui sentimenti calcistici del prossimo match di campionato. Infatti, l’ex blucerchiato è cresciuto nell’Inter, squadra per cui tifava da ragazzo, ma si sente molto legato alla squadra genovese: ”Sono cresciuto nell’Inter, nel settore giovanile, ed ho avuto la fortuna di tornare a giocare nella prima squadra, per me è stato un sogno che si è realizzato, mio padre è interista. Nel corso degli anni quando ho incominciato a girare in altre squadre questa cosa un po’ si è persa, ma mi sono reso conto, andando a vedere la partita allo stadio, che il tifoso è rimasto dentro. Io nasco interista, sono interista e questa cosa non potrà mai scemare. Ovvio che poi, visto che in carriera ho giocato in altre squadre, ho sempre detto che i quattro anni alla Sampdoria sono stati i più belli della mia carriera. Quindi, sarò contento per chi vincerà, perché in entrambi i casi sarà comunque una squadra a cui sono molto legato, vedrò la partita in modo imparziale e non tiferò, fondamentalmente, per nessuno, ma sarò contento per chi porterà a casa il risultato. Metto sullo stesso livello la Sampdoria e l’Inter. Per me sono state entrambe importanti.

C’è stato anche lo spazio per un sincero attestato di stima verso Sampdorianews.net e il suo direttore Diego Anelli: “Vorrei salutare Diego perché è un amico, scrivere per Sampdorianews ed essere presente per parlare della squadra a cui sono molto legato fa sempre piacere.”